Istat: disoccupazione agosto cala al 7,3%, per giovani al 22%

Istat: disoccupazione agosto cala al 7,3%, per giovani al 22%
2 ottobre 2023

Ad agosto il tasso di disoccupazione totale scende al 7,3% (-0,2 punti), quello giovanile al 22% (-0,1 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat. La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -62mila unità) coinvolge sia uomini sia donne e riguarda tutte le classi d`età. Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è sostanzialmente stabile ed è sintesi dell`aumento tra gli uomini e tra chi ha meno di 50 anni d`età e della diminuzione tra donne e ultracinquantenni. Il tasso di inattività è stabile al 33,5%. Rispetto ad agosto 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-9,1%, pari a -185mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -398mila).

Dunque, ad agosto, dopo il calo registrato a luglio, l`occupazione torna a crescere – di 59 mila unità rispetto al mese precedente – soprattutto tra i dipendenti a termine. Il numero di occupati, su base annua, supera quello di agosto 2022 del 2,3%, pari a +523mila unità. Secondo le stime preliminari dell’Istat, in totale gli occupati si attestano a 23milioni 593mila e, rispetto ad agosto 2022, si registra un aumento di 550 mila dipendenti permanenti e di 48 mila autonomi, mentre il numero dei dipendenti a termine risulta inferiore di 74 mila. Il tasso di occupazione sale al 61,5% (+0,1 punti).

L`aumento dell`occupazione (+0,3%, pari a +59mila unità), osservato per uomini e donne, dipendenti e autonomi, coinvolge i 25-34enni e i maggiori di 50 anni di età. Confrontando il trimestre giugno-agosto 2023 con quello precedente (marzo-maggio 2023), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,5%, per un totale di 129mila occupati. Su base annua l`aumento dell’occupazione coinvolge uomini, donne e tutte le classi d`età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,4 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,0 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

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