Per affrontare la questione delle migrazioni c’è “un lavoro operativo molto forte” da fare: “nel breve termine c’è il lavoro sul piano in 10 punti di Lampedusa e il lavoro a medio termine riguarda ad esempio gli accordi che abbiamo fatto con la Tunisia”. Al di là delle forti sensibilità che dividono l’Europa sull’annosa questione migranti, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen tira dritto dopo aver incassato il via libera dei 27 Paesi Ue al Patto per l’immigrazione.
“Sulla migrazione – ha aggiunto von der Leyen arrivando al Consiglio europeo informale di Granada.- due giorni fa abbiamo avuto un grande successo con l’accordo in Consiglio per la gestione della crisi, perché questo era un pezzo importante dell’intero puzzle del Patto sulla Migrazione e sull’asilo. Quindi ora la probabilità” di successo “è molto alta e sono fiduciosa che riusciremo a superare il traguardo”.
Faccia a faccia Meloni-Morawiecki
Intanto, questa mattina, s’è registrato un incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. I due – secondo quanto riferito dallo stesso Morawiecki – si sono visti prima dell’inizio del Consiglio europeo informale di Granada. L’incontro era stato chiesto ieri dallo stesso Morawiecki, che ha annunciato il “veto” del suo Paese sul Patto europeo per le migrazioni e l’asilo. Meloni e Morawiecki, riferisce Palazzo Chigi, “si sono lungamente intrattenuti sui temi in agenda, a partire dal sostegno europeo all`Ucraina, dai temi della sicurezza e difesa, dalla resilienza e competitività della base industriale europea, alle prospettive del processo di allargamento dell`Unione nonché sui temi migratori”.
Cosa prevede l’intesa a sei
Intraprendere “azioni vigorose”, insieme e in cooperazione con i paesi partner, per “contrastare il traffico di migranti” attraverso “un`azione congiunta per chiudere le catene di approvvigionamento delle bande organizzate attraverso lo scambio di informazioni, la cooperazione operativa, misure per fermare tutte le navi coinvolte nel contrabbando” e “campagne di sensibilizzazione”. E’ questo il primo punto dell’intesa a sei scaturita dalla riunione di ieri a Granada promossa da Italia e Regno Unito, con la partecipazione anche di Olanda, Francia, Albania e Commissione Ue. Il documento in otto punti sottoscritto prevede anche di “aggiornare il quadro giuridico per rafforzare la lotta contro i trafficanti di esseri umani” e “garantire l`armonizzazione dei reati penali” e di sviluppare “partenariati globali” con i Paesi di origine per affrontare “alla radice” le cause della migrazione e “sostenere lo sviluppo sostenibile”.
I sei si ripromettono anche di “sostenere i Paesi partner nel rafforzare la protezione delle frontiere” e incrementare la “capacità di ricerca e salvataggio”. Anche attraverso Unhcr e Oim saranno garantiti “livelli di finanziamento adeguati” per la gestione dei migranti, “rafforzando il rimpatrio volontario assistito e il reinserimento”. A questo proposito intendono anche “rafforzare la cooperazione in materia di rimpatrio e riammissione sostenendosi a vicenda attraverso una rete di ufficiali di collegamento nei Paesi partner, la condivisione di competenze, operazioni di sensibilizzazione”. Sarà anche garantito il “diritto alla protezione” e assicurati “percorsi legali”. Infine verrà rafforzata la “cooperazione sulla politica dei visti”.