Arriva Microsoft a risolvere il rebus di OpenAi, dopo il licenziamento a sorpresa del ceo Sam Altman, il fondatore della società di intelligenza artificiale creatrice di ChatGpt che è stato defenestrato dal board venerdì sera. Altman, nel pieno della notte statunitense, è stato chiamato a guidare il team di intelligenza artificiale avanzata di Microsoft, con il suo fedele Greg Brockman che aveva lasciato in polemica OpenAi: “Non vediamo l’ora di muoverci rapidamente per fornire loro le risorse necessarie per raggiungere il successo”, ha scritto su Linkedin il ceo di Microsfot, Satya Nadella.
Quella del colosso fondato da Bill Gates non è una scelta disinteressata: Microsoft è tra i principali investitori di OpenAi, dopo un investimento da 10 miliardi di dollari di inizio 2023. Il licenziamento di Altman aveva stupito lo stesso Nadella che, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe appreso la notizia pochi minuti prima la pubblicazione del comunicato stampa.
Good Morning Everyone!
This weekend’s events with Sam Altman, OpenAI, and Microsoft played out like a gripping soap opera!
1. Sam was unexpectedly removed as CEO of OpenAI.
2. Microsoft CEO Satya Nadella was furious, having been blindsided and informed only minutes before the… pic.twitter.com/TcjoPX24YE
— Genevieve Roch-Decter, CFA (@GRDecter) November 20, 2023
Oggi i cocci vengono rimessi a posto. Oltre al passaggio di Altman e Brockman in Microsoft, la soluzione prevede di affidare la guida di OpenAi a un altro nome forte dell’innovazione americana: Emmet Shear, ex numero uno di Twitch. “Rimaniamo impegnati nella nostra partnership con OpenAi e abbiamo fiducia nella nostra roadmap di prodotto, nella nostra capacità di continuare a innovare. Non vediamo l’ora di conoscere Emmett Shear e il nuovo team dirigenziale di OpenAi e di lavorare con loro”, ha scritto Nadella nello stesso post.
“La missione continua”, ha scritto Altman su X commentando le parole di Nadella. Solo ieri un post decisamente più polemico da parte del papà dell’intelligenza artificiale generativa. Costretto da Open Ai a indossare un badge ‘ospiti’ per poter ritirare i suoi oggetti personali dall’headquarter della società, Altman ha postato un foto accompagnata da poche e inequivocabili parole: “Prima e ultima volta che indosso uno di questi”.