Valentino Picone è un angelo che viene mandato sulla Terra per annunciare a una donna che dal suo grembo nascerà il nuovo Messia, ma combina un guaio e ingravida un uomo, un professore maschilista interpretato da Salvo Ficarra. Niente di blasfemo, in realtà, perché si tratta del nuovo film del duo di comici siciliani, “Santocielo”, nei cinema dal 14 dicembre. Una commedia che con la tipica ironia di Ficarra e Picone tocca vari temi, fra cui l’amore senza etichette e senza ruoli predefiniti, la famiglia che può avere forme diverse, la monogenitorialità.
“Più in generale sicuramente anche il mettersi nei panni degli altri: è un po’ il senso di comunità. La comunità esiste se io riconosco anche le tue priorità, che magari non sono le mie”. I due attori colgono in chiave comica degli aspetti dell’attualità, in modo che gli spettatori possano porsi delle domande, anche con il sorriso sulle labbra. “Domande su come intendiamo noi la famiglia, l’amore in generale. Alcuni hanno degli schemi anche in amore, invece penso che il film dimostri che in amore non ci debbano essere schemi”.
Il film è diretto da Francesco Amato, Barbara Ronchi interpreta la moglie del professore incinto, Maria Chiara Giannetta una suora che ha un debole per l’angelo caduto sulla Terra. “Secondo me non bisogna definire il tipo di amore, c’è solo amore. E neanche etichettarlo, perché l’abbiamo detto anche per altre cose, le etichette si mettono ai pacchi. All’interno di questo film si sviscera anche la possibilità di separarsi anche con amore, perché è importante come iniziano le storie d’amore, però è importante anche come finiscono”.