Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è al centro dell’attenzione mediatica in seguito alla sua recente diagnosi di sindrome otolitica, nota anche come vertigine posizionale parossistica benigna. Questo disturbo, che colpisce l’orecchio interno, ha costretto il premier a rimandare la conferenza stampa di fine anno. Meloni ha iniziato a manifestare i sintomi del disturbo due giorni fa, inizialmente scambiati per un’influenza a causa di nausea e vertigini. La situazione ha portato al ritardo della conferenza stampa, fissata inizialmente per il 21 dicembre e poi rinviata al 28 dicembre.
La presidente del Consiglio è stata costretta “a letto e al buio” per quasi due giorni e ora indossa un collare per mantenere ferma la testa e facilitare il processo di guarigione. La sindrome otolitica coinvolge piccoli cristalli di calcio nell’orecchio interno, causando episodi improvvisi di vertigini quando la testa cambia posizione. L’otorino che ha visitato Meloni ha eseguito una “manovra” curativa per affrontare il problema agli otoliti. I collaboratori del premier riferiscono che la salute di Meloni è in miglioramento, ma si prevede che ci vorranno ancora alcuni giorni per precauzione.
Nonostante l’indisposizione, Meloni è riuscita a comunicare al telefono grazie all’utilizzo del collare. La nuova data per la conferenza stampa di fine anno è stata fissata per il 4 gennaio alle 11, d’intesa con l’Ordine dei giornalisti. Questo rinvio coinciderà con la conferenza dei cdr, organizzata dall’Fnsi, che discuterà sulla possibilità di uno sciopero nazionale dei giornalisti contro la delega al governo per rendere non pubblicabili le ordinanze di custodia cautelare dopo il rinvio a giudizio approvato dalla Camera. La Meloni si sta riprendendo e sembra pronta a riprendere il suo ruolo ufficiale nelle prossime settimane.