Spari a Capodanno, Pozzolo (FdI) indagato per lesioni

Spari a Capodanno, Pozzolo (FdI) indagato per lesioni
Emanuele Pozzolo
2 gennaio 2024

La notte di Capodanno si è trasformata in un dramma dai contorni ancora sfumati nella città di Biella, dove il deputato Emanuele Pozzolo, esponente di spicco di Fratelli d’Italia, è indagato per lesioni, atto dovuto per compiere tutte le indagini del caso, dal momento che è lui il proprietario della pistola. Le circostanze, tutt’ora poco chiare, hanno generato sconcerto e polemiche. Secondo quanto riportato dai carabinieri del nucleo investigativo di Biella, Pozzolo avrebbe deciso di sottoporsi soltanto a prelievi parziali, rifiutando di consegnare i propri abiti. Il prelievo, avvenuto circa sei ore dopo l’accaduto, ha coinvolto solo parte dei vestiti indossati dal deputato piemontese durante quella concitata notte.

Tuttavia, la questione prende una piega controversa in relazione all’invocazione dell’immunità parlamentare da parte di Pozzolo, sostenuta dalla Procura ma oggetto di contestazione. La Procura biellese ha indicato che l’immunità non sarebbe stata applicabile in questo caso, non avendo il politico ricevuto richiesta di perquisizione personale o domiciliare. Al momento, Emanuele Pozzolo risulta essere l’unico indagato, affrontando accuse di lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi. Una vicenda complessa e intricata, in quanto la presunta vittima non ha ancora presentato querela, rendendo più difficile delineare la dinamica precisa dell’accaduto.

 

Chi ha sparato

 

Il nucleo centrale dell’indagine si concentra sul mini-revolver di cui Pozzolo è proprietario, arma da cui è partito il colpo che ha ferito Luca Campana, 31 anni, genero di un agente della scorta del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro. La notte di Capodanno, durante il veglione di Rosazza in alta Valle Cervo, l’incidente ha generato un mare di dubbi, con il politico che sostiene di non essere stato lui a sparare. Ma il racconto fornito dal testimone presente alla festa differisce dalla versione di Pozzolo: secondo quest’ultimo, il colpo è partito accidentalmente mentre, secondo il testimone, il politico si mostrava allegro con la pistola in mano, senza dare il tempo di chiedere di riporla, soprattutto considerando la presenza di bambini nell’area.

La Prefettura di Biella, intanto, ha annunciato l’intenzione di revocare il porto d’armi per la difesa personale concesso al deputato, decisione presa considerando anche il recente cambio di residenza di Pozzolo a Campiglia Cervo, nel Biellese. Questa situazione ha rapidamente assunto contorni politici, con l’opposizione che solleva domande sul perché un deputato si trovasse armato in simili circostanze. In risposta, Fratelli d’Italia – partito di Delmastro, Pozzolo e della premier Meloni alla quale si sono rivolti tutti i leader dell’oppposizione chiedendo provvedimenti per il sottosegretario e per il parlamentare della forza politica da lei guidata- in una nota ha negato per ora conseguenze politiche immediate per l’accaduto.

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Delmastro parla oggi dalle pagine di quotidiani nazionali prendendo le distanze da Pozzolo. “Sono basito. Gli ho detto di venire, ma mai avrei immaginato che portasse una pistola – ha detto il sottosegretario –. E poi poteva andare in ventimila posti e invece è venuto proprio lì… Se l’avessi immaginato gli avrei detto di non venire”. Delmastro dice di non aver visto nulla. “Era l’una passata, la festa era finita – racconta -. Io sono uscito per caricare la macchina, ero a 300 metri di distanza, nel piazzale. Quando sono rientrato ho sentito la moglie del mio agente urlare. Poi mi hanno raccontato che era partito un colpo di pistola. Chi era presente mi ha raccontato che aveva tirato fuori l’arma, una pistola grande quanto un accendino, per mostrarla. Poi è partito il colpo, accidentalmente”.

 

La nota di via della Scrofa

 

“L`incidente accaduto a Biella ad una festa la sera di Capodanno che ha visto una persona ferita, per fortuna in modo lieve, da un colpo esploso da un`arma legalmente posseduta dall` onorevole Pozzolo di Fdi – si legge in una nota diffusa da via della Scrofa nella serata del primo dell’anno – non ha alcuna rilevanza politica. Si tratta di un fatto di cronaca sul quale le autorità competenti faranno le dovute verifiche per accertare le responsabilità. Qualora dovessero emergere comportamenti irregolari o inadeguati da parte dell`onor Pozzollo, saranno presi gli opportuni provvedimenti anche da parte del partito. Assurdo il tentativo di trasformare quanto accaduto in un caso politico per attaccare Fratelli d`Italia”. In silenzio sul caso l’intera maggioranza, i leader dell’opposizione però non sembrano intenzionati ad accontentarsi della presa di posizione di Fdi.

 “Quando ho concluso il mio intervento sulla manovra venerdì scorso dicendo che vorremmo i giovani avessero nelle loro mani il futuro e non i fucili – ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schelein- pensavo alla scellerata proposta di un senatore di Fratelli d`Italia di farli imbracciare già ai sedicenni. Non potevamo immaginare che la passione per le armi del partito di Giorgia Meloni fosse tale che i deputati se le portano cariche alle feste di capodanno con i sottosegretari.
Poi però succede che quell`arma finisce in mano a qualcuno, parte un colpo e ferisce il genero di un agente della scorta assegnata al sottosegretario Delmastro. Sì, proprio lo stesso che passava informazioni riservate al suo coinquilino per usarle contro l`opposizione. Questi incapaci sono un pericolo per la sicurezza di quelli che hanno intorno, figurarsi per quella nazionale. Giorgia Meloni chiarisca subito quali provvedimenti intende prendere nei confronti del deputato Pozzolo di Fratelli d`Italia che va alle feste con la pistola carica in tasca, che finisce per ferire una persona”.

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Le reazioni

 

“Dopo una Presidente del Consiglio che mente in aula, Ministri che fermano i treni e Sottosegretari che giocano con informazioni riservate con i coinquilini, in Fratelli d’Italia – ha scritto su Facebook il presidente dei Cinque Stelle Giuseppe Conte, in un post intitolato ‘Ma in che mani siamo? Dovrebbero governare il Paese e trovare soluzioni ai problemi dei cittadini. E invece?…’ – ci mancava pure il parlamentare ‘pistolero’. Auspichiamo che si faccia subito chiarezza su quanto accaduto a Rosazza e sul ferimento di una persona con un colpo partito dalla pistola di un deputato di FdI. Non c’è fine al peggio”. “Quella della Meloni non è una classe dirigente – ha postato su X il segretario di Italia Viva Matteo Renzi– sono inadeguati, incapaci, impresentabili. E pericolosi, innanzitutto per se stessi. Se questo è il modo con il quale iniziano l`anno, figuratevi cosa potrà accadere in questo 2024. In attesa che tolgano il porto d`armi al deputato pistolero, mi auguro che Delmastro se ne vada il prima possibile dal Governo”.

Mentre per la parlamentare di Azione Daniela Ruffino “la destra spara al veglione? In questo tempo è normale. Non capisco – ha dichiarato – le reazioni di sorpresa di molti colleghi dell`opposizione per la brutale sparatoria al veglione di Biella che vede coinvolti parlamentari di Fratelli d`Italia. È normale, tutto tristemente normale per chi crede nella libertà di armarsi di ogni cittadino. È normale in un Paese che prima di ogni altra cosa ha abolito il concetto di normalità. È normale nel tempo che viviamo e con un ceto politico di governo che confida nell`impunità e si autoassolve per qualsiasi cosa. Non rivolgo nessun appello alla presidente Meloni né chiedo ai parlamentari coinvolti di fare un passo indietro. Nessuno farà niente…”.

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“Una destra a mano armata – ha affermato il segretario di PiùEuropa Riccardo Magi – che si riempie la bocca di sicurezza e poi si presenta alle feste di Capodanno, tira fuori la pistola senza motivo e viene ferito per sbaglio il parente di un agente della scorta di Delmastro, sottosegretario del loro stesso governo… Giorgia Meloni e il suo partito di pistoleri della domenica la smettano di promuovere questa cultura delle armi che ha provocato questo episodio su cui va fatta chiarezza, insieme agli altri tragici episodi che hanno segnato il capodanno con morti e feriti per l’uso incontrollato di armi da fuoco”. “Sembra un film di terz`ordine – ha denunciato su X il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni– e invece è la realtà: quanto accaduto alla festa con il sottosegretario alla giustizia e un altro deputato del partito della presidente del consiglio ha dell`incredibile.Ci auguriamo che la Procura di Biella faccia chiarezza fino in fondo.In che mani si ritrova il nostro Paese à”.

Elly Schlein non ha perso l’occasione di fare gol a porta vuota. “Quando ho concluso il mio intervento sulla manovra venerdì scorso dicendo che vorremmo che i giovani avessero nelle loro mani il futuro e non i fucili pensavo alla scellerata proposta di un senatore di fratelli d’Italia di farli imbracciare già ai sedicenni – dichiara la segretaria del Pd – Non potevamo immaginare che la passione per le armi del partito di Giorgia Meloni fosse tale che i deputati se le portano cariche alle feste di capodanno con i sottosegretari”.

“Rispetto a quanto accaduto a Capodanno alla festa del Sottosegretario Delmastro ci chiediamo perché il deputato Pozzolo di Fdi aveva una pistola con lui? Perché ha sparato durante una festa? Questo far west nella festa di Delmastro è inaccettabile cosa aspetta il sottosegretario a dimettersi? Delmastro non riesce ad avere comportamenti rigorosi a cui dovrebbe attenersi proprio perché sottosegretario di Stato alla Giustizia, proprio per questo deve dimettersi immediatamente”, ha riassunto per tutti il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

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