Dopo pandoro e uova di Pasqua dubbi anche sulla bambola Trudi

Dopo pandoro e uova di Pasqua dubbi anche sulla bambola Trudi
7 gennaio 2024

La Procura di Milano potrebbe ampliare il raggio delle indagini su Chiara Ferragni e le sue società, aprendo nuovi fronti dopo le controversie legate al pandoro della Balocco e alle uova di Pasqua di Dolci Preziosi. La lente d’ingrandimento si estenderà a casi simili in cui la vendita di prodotti con il marchio della famosa influencer è stata proposta con finalità benefiche.

Le indagini iniziate riguardano il procedimento contro l’imprenditrice cuneese e la sua azienda, coinvolta nella produzione del pandoro “Pink Christmas”. Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza ha raccolto una mole considerevole di documenti presso l’Antitrust, e l’esito delle analisi dovrebbe essere valutato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco nella prossima settimana. L’inchiesta potrebbe estendersi a tutti i contratti in cui figura la parola “beneficenza”, con particolare attenzione ai punti in comune con le controversie già in corso. La Procura intende esaminare tutti quei casi in cui l’influencer ha pubblicizzato prodotti con l’intento dichiarato di contribuire a cause solidali. Una delle iniziative sotto osservazione è legata alla bambola Trudi. La società Tbs crew Srl, controllata da Chiara Ferragni, ha dichiarato che i ricavi derivanti dalle vendite della bambola tramite l’e-commerce The Blonde Salad sono stati donati all’associazione Stomp Out Bullying nel luglio 2019.

 

La società di Ferragni

 

Leggi anche:
Un miracolo sfiorato: un giovane indiano risorge dalle ceneri

“In merito a quanto riportato in data odierna da alcuni organi di informazione relativamente alla bambola Ferragni si precisa che i ricavi derivanti dalle vendite di tale bambola avvenute tramite l’e-commerce The Blonde Salad, al netto delle commissioni di vendita pagate da Tbs al provider esterno che gestiva la piattaforma e-commerce, sono stati donati all’associazione Stomp Out Bullying nel luglio 2019 – fa sapere Tbs crew Srl, società controllata da Chiara Ferragni -. Il tutto è avvenuto, quindi, totalmente in linea con quanto comunicato sul canale Instagram di Chiara Ferragni e sugli altri riconducibili a Tbs Crew Srl – prosegue la nota – . Tbs crew Srl, infine, specifica altresì che l’impegno a favore di Stomp Out Bullying ha riguardato – come dichiarato nei materiali di comunicazione – esclusivamente le vendite delle bambole fatte sul canale e-commerce diretto e non anche su altri canali gestiti da terzi”.

Prima di ampliare l’indagine, la Procura di Milano intende fare chiarezza sulle vicende legate al pandoro e alle uova pasquali. Per il primo, un incontro tra pm e investigatori è previsto già lunedì, mentre si valuta quale reato contestare, verosimilmente la frode in commercio. Successivamente, si passerà all’esame delle uova di Pasqua e di altri casi simili. Intanto, si sta progettando una norma ad hoc sul tema della beneficenza, che alcuni nei corridoi politici battezzano con il cognome della famosa influencer. Giorgia Meloni e il suo partito intendono regolare il settore, evitando pratiche commerciali scorrette e promozioni di cause benefiche poco trasparenti. La proposta di normativa prevede la divulgazione dettagliata delle cifre dichiarate a favore delle cause benefiche, cercando di apportare chiarezza a una pratica che spesso rimane avvolta nel mistero e nel buon gusto. La Premier ha già richiesto una relazione in vista di una normativa più stringente.

Leggi anche:
Un miracolo sfiorato: un giovane indiano risorge dalle ceneri
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti