Ok pdl su onoreficenze. Maggioranza: revoca a Tito. Pd: e Mussolini?

Testo Lega-Fdi approvato da commissione Affari costituzionali

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La maggioranza mette l’acceleratore alle norme che consentiranno di revocare l’onoreficenza conferita all’ex presidente della Jugoslavia comunista Josip Broz, il maresciallo Tito. La commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato il testo base, targato Fdi e Lega, che modificherà la normativa attuale prevedendo che la revoca delle onorificenze possa avvenire anche post mortem. “In ogni caso incorre nella perdita dell’onoreficenza l’insignito, anche se defunto, che si sia macchiato di crimini crudeli e contro l’umanità”, recita il testo.

Una formula che ha portato tutti i gruppi di opposizione, seppur con argomentazioni articolate, a votare con il centrodestra. Unica eccezione Avs che si è astenuta. La discussione in commissione è stata animata. E il Dem Gianni Cuperlo, in vista dell’approdo in aula, ha sfidato il centrodestra: “la revoca delle onorificenze a chi si è macchiato di crimini crudeli e contro l’umanità ci vede concordi ma non sia un modo per piegare la storia con ricostruzioni partigiane che hanno tutto il sapore del revisionismo”. “Con rigore – ha detto Cuperlo – sfideremo la maggioranza a dimostrare in aula la propria onestà intellettuale votando i nostri ordini del giorno che elencheranno le tante indegne riconoscenze, a partire da quelle assegnate al criminale Benito Mussolini”.

Il testo base raccoglie tre proposte di legge presentate da Massimiliano Panizzut (Lega), Walter Rizzetto e Fabio Rampelli (entrambi Fdi). “Abbiamo votato il testo unificato della proposta che revocherà l`onorificenza al sanguinario Maresciallo Tito. Procediamo spediti verso l`obbiettivo. Sono molto soddisfatto per questo risultato e auspico una approvazione rapida in Aula. Rendiamo giustizia alla memoria di migliaia di italiani morti per ordine di Tito nelle foibe e a quanti sono stati protagonisti dell`esodo istriano-fiumano-dalmata”, è stato il commento di Rizzetto. Filiberto Zaratti ha spiegato così la scelta di Avs di astenersi: “il testo all`articolo 1 non è circoscritto e definito. Come si stabilisce che qualcuno si è macchiato di crimini contro l`umanità? Chi lo stabilisce e come? Con una sentenza della Corte di giustizia europea, con una sentenza di un tribunale o come?”.