Un devastante incendio è scoppiato questo pomeriggio in un edificio di 14 piani nel quartiere Campanar di Valencia, in Spagna. Finora il bilancio è di almeno quattro morti e altre 14 persone, tra cui sei vigili del fuoco e un bambino di 7 anni, risultano ferite e sono state trasportate in ospedale. Fonti municipali, affermano anche che 19 persone risultano disperse. L’incendio sarebbe scoppiato al quinto piano e si è rapidamente propagato ad altri piani, complice anche il forte vento che soffiava pomeriggio in città. Il complesso, costruito negli anni 2000, è ricoperto di poliuretano, un materiale altamente infiammabile. Le fiamme dell’incendio, che è scoppiato intorno alle 17:30, hanno lambito anche il palazzo adiacente nello stesso blocco del complesso residenziale, dove complessivamente vivono circa 350 persone in 140 appartamenti.
I servizi di emergenza hanno confermato il ritrovamento di quattro persone morte all’interno degli edifici incendiati nel quartiere Campanar di Valencia. Poco prima, fonti non confermate avevano rivelato che vari corpi carbonizzati erano stati individuati dai droni fra i resti della Torre 1 del complesso residenziale. Per l’alta temperatura e il rischio di crollo della struttura le squadre dei vigili del fuoco hanno avuto serie difficoltà per l’accesso all’edificio. Durante la serata numerose squadre di vigili del fuoco sono intervenute per mettere in salvo le persone intrappolate, due delle quali, come riporta El Mundo, si erano rifugiate su un balcone. Un centro commerciale al piano terra dell’edificio è stato evacuato.
Le possibili cause
Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, il materiale isolante sugli edifici costruiti 15 anni fa avrebbe favorito il rapido sviluppo del rogo, peraltro senza che si siano attivati i sistemi antincendio. La vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri tecnici industriali di Valencia, Esther Pchades, che effettuò una perizia sul grattacielo, ha attribuito la voracità delle fiamme al rivestimento di uno strato di poliuretano sotto le placche di alluminio che ricoprivano la facciata, un prodotto “totalmente infiammabile, che ha provocato l’espansione delle fiamme in meno di mezz’ora”, ha dichiarato alla tv pubblica valenziana. I due blocchi del complesso, costruiti nel 2009, non avrebbero dovuto contenere il poliuretano, messo al bando dopo un drammatico incendio in un edificio a Londra nel 2005.