L’Ucraina ritiene possibile poter presentare alla Russia un piano di pace preparato insieme agli alleati anche prima della conferenza prevista in Svizzera nella prossima primavera. E la Russia, secondo il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, potrebbe essere invitata a un secondo vertice mondiale sulla pace organizzato dall’Ucraina “nel caso in cui Mosca voglia tornare a una pace giusta come stabilito nella formula” del presidente Volodymyr Zelensky, cioè il ripristino della sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina.
“Oggi lavoriamo a un documento che potrebbe essere il risultato di questo primo incontro” mondiale sulla pace. ” Dopo il primo incontro, ci prenderemo del tempo per elaborare un piano comune basato sulla nostra formula”, ha affermato citato da Rbc Ucraina. “Nel secondo vertice, prevediamo che quando questo piano sarà creato (…) potrebbe verificarsi una situazione tale per cui inviteremo i rappresentanti di Federazione Russa dove sarà loro presentato questo piano, nel caso in cui chi rappresenterà in quel momento il Paese aggressore voglia porre fine alla guerra e ritornare a una pace giusta. Ciò che intendiamo per pace giusta è stabilito nel formula di pace” ucraina, ha spiegato Yermak.
E’ stato lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad affermare che l’Ucraina ritiene possibile poter presentare alla Russia un piano di pace preparato insieme agli alleati anche prima della conferenza prevista in Svizzera nella prossima primavera. Zelensky, che ha parlato a una conferenza organizzata in occasione del secondo anniversario dell’invasione russa, si è inoltre detto ottimista sulla fornitura di missili a lungo raggio da parte degli alleati occidentali. Il presidente ucraino si è inoltre detto certo che il Congresso statunitense approverà rapidamente il pacchetto di aiuti destinati all’Ucraina: “Sanno che ne abbiamo bisogno entro l’arco di un mese”, ha concluso.
Il Congresso – a maggioranza Repubblicana – non ha ancora messo in calendario la discussione sulla legge per i finanziamenti federali che eviti lo shutdown – ovvero un tetto automatico alla spesa – già approvata dal Senato e che prevede 60 miliardi di dollari di aiuti a Kiev e altri 14 miliardi ad Israele. Sono 31mila i militari ucraini morti dall’inizio del conflitto con la Russia: la cifra – la prima mai diffusa ufficialmente dalle autorità di Kiev – è stata resa nota dal presidente ucraino. Ieri, intanto, Il G7 ha sostenuto la “Formula di Pace” messa a punto da Zelenskyj e si è impegnato “a sostenere una pace globale, giusta e durata in linea con i principi della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e rispettosa della sovranità e dell’integrità del territorio dell`Ucraina”. Tutto riportato nelle dichiarazione congiunta al termine della riunione del G7 in video conferenza presieduta da Giorgia Meloni. “Mentre l`Ucraina entra nel terzo anno di questa guerra implacabile, il suo governo e i suoi cittadini potranno contare sul sostegno del G7 per tutto il tempo necessario”, conclude la dichiarazione.