Sale la tensione tra Russia e Nato sul fronte Est dell’Europa, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato gli Stati Uniti a fornire a Kiev i missili Atacms per colpire aeroporti e aerei in Crimea, criticando al contempo il Congresso americano per i ritardi. Non solo. Zelensky ha dichiarato in un’intervista che se l’Ucraina non ottiene gli aiuti militari promessi dagli Stati Uniti bloccati dalle controversie al Congresso, le sue forze dovranno ritirarsi “a piccoli passi”.
“Se non c’è il sostegno degli Stati Uniti, significa che non abbiamo difesa aerea, né missili Patriot, né disturbatori per la guerra elettronica, né proiettili di artiglieria da 155 millimetri”, ha detto Zelensky al Washington Post. “Significa che torneremo indietro, ci ritireremo, passo dopo passo, a piccoli passi”, ha detto. “Stiamo cercando di trovare un modo per non ritirarci”. La carenza di munizioni, ha detto, significa che “bisogna farne a meno. Come? Naturalmente, tornando indietro. Accorciando la linea del fronte. Se dovesse rompersi, i russi potrebbero andare nelle grandi città”. Nella sua intervista, il presidente ucraino ha detto che l’Ucraina sta compensando la carenza di missili con armi e sistemi di difesa aerea di produzione propria, “ma non è sufficiente”. A più di due anni dall’inizio della guerra, la Russia ha intensificato gli attacchi contro l’energia e altre infrastrutture nelle ultime settimane.
Le truppe ucraine non sono state in grado di avanzare e Zelensky ha detto che Kiev intendeva perseguire obiettivi in Russia, comprese le raffinerie di petrolio. Ha detto che la reazione di Washington all’ondata di attacchi ucraini “non è stata positiva”, ma Kiev sta usando i propri droni. “Abbiamo usato i nostri droni. Nessuno può dirci che non puoi», ha detto al giornale. Se non esiste una difesa aerea per proteggere il nostro sistema energetico e i russi lo attaccano, la mia domanda è: perché non possiamo rispondere?”. “La loro società deve imparare a vivere senza benzina, senza diesel, senza elettricità. Quando la Russia fermerà questi passi, noi ci fermeremo”.
C’è allerta intanto a Kiev e in altre aree dell’Ucraina per nuovi pesanti attacchi missilistici russi. Le truppe russe hanno effettuato 58 attacchi contro obiettivi ucraini in una settimana, anche con missili ipersonici Zircon, si legge nel rapporto settimanale del ministero della Difesa russo, riportato dalla Ria Novosti. E mentre si fa sempre più difficile per Kiev la situazione militare di fronte all’invasione russa, Zelensky continua a rimuovere i suoi consiglieri, e questa volta licenzia l’assistente del presidente Serhiy Shefir, che ricopriva l’incarico dal 2019. Dopo la pubblicazione oggi del decreto ufficiale, un portavoce ha detto che si tratta di “un’ottimizzazione del personale” dell’ufficio del presidente. La mossa arriva dopo che nei giorni scorsi il presidente ha rimosso Okeksii Danilov dall’incarico di segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa e l’8 febbraio scorso Valerii Zaluzhnyi dalla guida delle forze armate.