Il grido d’allarme di Zelensky: stiamo esaurendo le munizioni

Il grido d’allarme di Zelensky: stiamo esaurendo le munizioni
Volodymyr Zelensky
7 aprile 2024

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un accorato appello alla comunità internazionale mentre la sua nazione affronta un grave esaurimento delle munizioni nei sistemi di difesa aerea, dopo settimane di continui attacchi russi. In un discorso televisivo, Zelensky ha esposto la difficile situazione in cui si trova l’Ucraina, evidenziando il rischio concreto di esaurire le risorse necessarie per proteggere il proprio spazio aereo.

Secondo Zelensky, se l’attuale ritmo degli attacchi russi dovesse persistere, l’Ucraina rischia di non poter più garantire la protezione di obiettivi cruciali. Pur avendo ancora a disposizione una parte delle munizioni di riserva, il presidente ha sottolineato le crescenti difficoltà nel decidere quali obiettivi proteggere, mentre le scorte si esauriscono. L’Ucraina guarda ora agli alleati internazionali per un aiuto più concreto, in particolare sottolineando la necessità di acquisire sistemi di difesa aerea avanzati come i Patriot, capaci di fornire una copertura più ampia sul territorio nazionale.

 

 

Zelensky ha anche evidenziato il ruolo cruciale degli Stati Uniti, affermando che senza il sostegno del Congresso statunitense, l’Ucraina potrebbe perdere la guerra contro la Russia. Tuttavia, l’aiuto internazionale necessario per l’Ucraina è bloccato da dispute politiche e da ostacoli procedurali. Il programma di aiuti militari statunitensi per l’Ucraina, del valore di 60 miliardi di dollari, è fermo al Congresso a causa delle divisioni tra Repubblicani e Democratici. Questa situazione è aggravata dalle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, con alcuni Repubblicani che condizionano il voto sul provvedimento a richieste non correlate, come un inasprimento delle politiche sull’immigrazione.

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La Nato, dall’altra parte, ha ribadito il suo sostegno all’Ucraina nel respingere gli attacchi russi, ma ha anche sottolineato la necessità che Kiev sia libera di decidere quali compromessi sia disposta ad accettare. Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che il sostegno occidentale è fondamentale per costringere il Cremlino a rinunciare ai suoi obiettivi di occupazione, ma ha anche suggerito che l’Ucraina potrebbe trovarsi costretta a un qualche tipo di compromesso per raggiungere una pace duratura.

Nonostante le pressioni internazionali, Zelensky si è finora mostrato irremovibile nella sua posizione di non voler avviare negoziati diretti con il presidente russo Vladimir Putin. Questa rigidità potrebbe rappresentare un ostacolo significativo nel percorso verso una risoluzione pacifica della crisi. In sostanza, la crisi in Ucraina continua a mettere in luce le sfide politiche e strategiche che la comunità internazionale deve affrontare nel fornire un sostegno efficace a un paese in conflitto. Mentre le tensioni persistono, è urgente trovare soluzioni diplomatiche che possano garantire la sicurezza e la stabilità nella regione, evitando una potenziale escalation del conflitto e promuovendo un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte.

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