È scomparso martedì a Franklin, nel Tennessee, il chitarrista statunitense Duane Eddy, all’età di 86 anni. La causa del decesso è un tumore, ha fatto sapere la moglie Deed Abbate. Considerato uno dei primi “guitar hero” della storia del rock, Eddy ha avuto un’influenza fondamentale sul genere, ispirando musicisti come George Harrison e Bruce Springsteen. Con il suo caratteristico vibrato e il suo stile innovativo, ha contribuito a definire il suono del rock’n’roll degli albori.
Nato a Corning, New York, e cresciuto a Phoenix, Arizona, Eddy iniziò a suonare la chitarra a cinque anni. Raggiunse l’apice della fama alla fine degli anni ’50 con brani strumentali come “Rebel Rouser” e “Peter Gunn”, che divennero classici del genere. Nel corso della sua prolifica carriera, Eddy ha inciso più di 50 album e venduto oltre cento milioni di dischi in tutto il mondo. È stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1994. Negli anni ’70 si trasferì in California, dove si dedicò alla produzione e alla composizione di colonne sonore.
Nel 1986 si trasferì a Nashville, dove ridusse gli impegni in studio e dal vivo, potendo vivere comodamente dei diritti d’autore. Eddy era ammirato da molti musicisti, tra cui i Beatles. Dopo lo scioglimento del gruppo, sia Paul McCartney che George Harrison collaborarono con lui. McCartney lo invitò a suonare nel brano “Rockestra Theme”, inciso con i suoi Wings nel 1978, mentre Harrison lo volle nel suo album omonimo del 1987, che segnò il ritorno di Eddy in sala di registrazione. Duane Eddy lascia un’eredità indelebile nel mondo del rock’n’roll. La sua musica e il suo stile continueranno a ispirare generazioni di chitarristi e amanti della musica.