Il Cremlino allerta: preoccupazioni per parole di Macron e Cameron

Il Cremlino allerta: preoccupazioni per parole di Macron e Cameron
Vladimir Putin
3 maggio 2024

Le recenti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron e del ministro degli Esteri britannico David Cameron riguardo alla situazione in Ucraina hanno innescato significative preoccupazioni a Mosca. Le parole di Macron, che non esclude l’invio di truppe occidentali in Ucraina in caso di escalation del conflitto, e quelle di Cameron, che ha sostenuto il diritto dell’Ucraina di utilizzare armamenti britannici contro la Russia, sono state descritte come “tendenze molto pericolose” dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Macron ha ribadito la posizione della Francia, avvertendo la Russia che un’eventuale violazione delle linee del fronte in Ucraina potrebbe portare all’intervento militare delle potenze occidentali, se richiesto dall’Ucraina stessa. Queste affermazioni hanno sollevato interrogativi sul futuro del conflitto e sulla possibilità di un coinvolgimento diretto delle potenze occidentali. Anche le parole di Cameron hanno contribuito ad alimentare le tensioni. Durante una visita a Kiev, ha dichiarato il sostegno del Regno Unito all’Ucraina nell’utilizzo dei suoi armamenti per difendersi, suscitando reazioni negative da parte di Mosca.

Peskov ha definito tali dichiarazioni come “un’escalation diretta” e ha espresso preoccupazioni sul possibile impatto sulla sicurezza europea e sull’architettura della sicurezza nel continente. Intanto, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha risposto alle dichiarazioni di Macron, ribadendo la posizione dell’Italia che si concentra sulla costruzione della pace senza coinvolgimento diretto nei conflitti. Tajani ha sottolineato che l’Italia non è in guerra con la Russia e non invierà truppe in Ucraina, ma sostiene il diritto dell’Ucraina di essere uno Stato indipendente. Ha anche evidenziato gli sforzi italiani per promuovere la pace, sia in Ucraina che in altre regioni del mondo.

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“Difendiamo la libertà, l’indipendenza – ha detto Tajani – ma stiamo lavorando per costruire la pace. Sbaglia la Federazione russa ad attaccare l’Ucraina, c’è una violazione del diritto internazionale ma dobbiamo costruire la pace e per questo siamo tutti impegnati, come lo siamo in Medio Oriente e in Mar Rosso per difendere il traffico marittimo commerciale visto che siamo un paese esportatore”. Le tensioni tra Russia e Occidente continuano a crescere, con le dichiarazioni di Macron e Cameron che aggiungono ulteriori elementi di incertezza al già complesso scenario geopolitico. Mentre le potenze europee si consultano su possibili azioni future, resta da vedere come evolverà la situazione e se sarà possibile trovare una soluzione diplomatica al conflitto in corso in Ucraina.

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