Francia e Belgio sostengono Cpi: Netanyahu deve essere arrestato

Francia e Belgio sostengono Cpi: Netanyahu deve essere arrestato
21 maggio 2024

Francia e Belgio hanno ufficializzato il loro sostegno al procuratore della Corte Penale Internazionale che ha chiesto l’emissione di mandati di arresto per crimini contro l’umanità nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Yoav Gallant, oltre che dei leader di Hamas compresi Yahya Sinwar e Ismail Haniyeh. Di tutt’altro tono la reazione della Germania, che si è rammaricata della decisione del pubblico ministero della Corte penale internazionale, ritenendo che dia una “falsa impressione di equivalenza” tra i funzionari israeliani e quelli di Hamas, come sottolineato dal ministero degli Esteri.

“La Francia sostiene la Corte penale internazionale, la sua indipendenza e la lotta contro l’impunità in tutte le situazioni”, si legge nella nota diramata dal ministero degli Esteri francese. “La Francia mette in guardia da molti mesi sulla necessità di un rigoroso rispetto del diritto internazionale umanitario, e in particolare sul livello inaccettabile di vittime civili nella Striscia di Gaza e sull’inadeguato accesso umanitario”. Nella nota si sottolinea che “la Francia ha condannato i massacri antisemiti perpetrati da Hamas” durante l’attacco del gruppo contro Israele il 7 ottobre, che è stato “accompagnato da atti di tortura e violenza sessuale”.

 

 

A gennaio la Francia si era espressa contro le accuse del Sudafrica, che davanti alla Corte internazionale di Giustizia accusa Israele di genocidio.
“Accusare lo Stato ebraico di genocidio supera una soglia morale. La nozione di genocidio non può essere sfruttata per fini politici”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Stephane Sejourné. Anche il Belgio ha espresso sostegno al procuratore della Corte Penale. “I crimini commessi a Gaza devono essere perseguiti al più alto livello, indipendentemente da chi li commette. La lotta contro l`impunità ovunque vengono commessi crimini è una priorità per il Belgio – cita una nota postata su X dalla ministra degli Esteri Hadja Lahbib – la richiesta presentata dal procuratore della corte Karim Khan di arresto contro funzionari di Hamas ed Israele è un passo importante nell`indagine sulla situazione in Palestina. Il Belgio continuerà a sostenere il cruciale lavoro della giustizia internazionale in modo da assicurare che i responsabili di ogni crimine debbano risponderne”.

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Intanto, all’incontro del Likud alla Knesset, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito “scandalosa” la decisione del procuratore capo della Corte Penale Internazionale di chiedere mandati di arresto per lui e per il ministro della Difesa, Yoav Gallant. “Come primo ministro di Israele, respingo con disgusto il paragone del procuratore dell’Aia tra Israele democratico e gli assassini di massa di Hamas. Questa è una completa distorsione della realtà”, ha detto. Il procuratore capo della CPI, Karim Khan, ha annunciato di aver richiesto mandati di arresto da parte dei giudici della corte per Netanyahu e Gallant, insieme a tre massimi leader di Hamas.

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