Il gruppo Identità e Democrazia (ID) del Parlamento europeo ha preso una decisione storica: escludere tutti i membri della delegazione del partito tedesco Alternative fur Deutschland (AfD). La proposta di espulsione, avanzata dal capogruppo parlamentare della Lega, Marco Zanni, ha trovato l’appoggio della Lega stessa, del Rassemblement National di Marine Le Pen, del Vlaams Belang (Belgio) e di Libertà e Democrazia Diretta (Repubblica Ceca). La decisione ha effetto immediato e segna una netta frattura all’interno del gruppo parlamentare.
Le motivazioni della rottura
La decisione di espellere AfD non è arrivata all’improvviso, ma è stata il risultato di una serie di eventi culminati nelle ultime settimane. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata un’intervista di Maximilian Krah, capolista di AfD alle prossime elezioni europee, rilasciata a un quotidiano italiano. Nell’intervista, Krah ha dichiarato: “Non dirò mai che chi aveva un’uniforme delle SS era automaticamente un criminale”, una posizione che ha suscitato sdegno e condanne immediate tra i membri di ID.
Inoltre, l’intervista ha accelerato un processo di distanziamento iniziato già a gennaio, quando Marine Le Pen aveva pubblicamente messo in discussione la collaborazione con AfD. Questo era avvenuto dopo che un’inchiesta giornalistica aveva rivelato la partecipazione di alcuni membri di AfD a una riunione segreta a Potsdam, dove si discuteva di politiche per incentivare l’emigrazione di stranieri e minoranze etniche dalla Germania.
Le indagini e gli scandali
Ulteriori tensioni si sono verificate ad aprile, quando la Procura di Dresda ha avviato due indagini preliminari su Maximilian Krah, per sospetti di finanziamenti illeciti da Russia e Cina, che hanno portato all’arresto del suo collaboratore Jian Guo. Questi eventi hanno spinto i partner europei di AfD a prendere le distanze. L’allontanamento da AfD è stato evidente anche in Italia. A Roma, il 23 marzo, nessun esponente di AfD era stato invitato alla convention organizzata dalla Lega con gli alleati europei. Questo segnava un cambiamento rispetto all’evento di dicembre a Firenze, dove Tino Chrupalla di AfD aveva partecipato e fatto dichiarazioni controverse su Russia, Ucraina, vaccini e immigrazione.