di Maurizio Balistreri
Il Cavaliere è arrivato a metà mattinata accompagnato da Gianni Letta e Denis Verdini. Quindi si è fermato per circa un’ora. Nell’incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi non si sarebbe parlato della scelta del prossimo presidente della Repubblica. Lo ha sostenuto il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini (foto), al termine dell’incontro di Palazzo Chigi. “No, non abbiamo parlato di Quirinale”, ha sottolineato. “Abbiamo ribadito a Forza Italia la nostra posizione: no a liste bloccate, sì a un meccanismo che preveda capilista e preferenze e un premio di lista che garantisca la governabilità al Paese”. Adesso “attendiamo da Fi che vi sia in Parlamento una risposta adeguata a questa nostra impostazione”. In sostanza, non cambia la posizione del Pd sulla legge elettorale, nonostante le critiche della minoranza in particolare sui capilista bloccati. “Questa è la posizione che il Pd ha portato all’attenzione dei propri organi dirigenti – ha scandito – deliberata più volte in Direzione, e l’abbiamo confermata anche nell’assemblea dei gruppi parlamentari”. E’ convinto, inoltre, che i capilista resteranno 100: “Penso di sì”, ha detto in merito.
Quanto alle riserve di Forza Italia sul premio alla lista, Guerini ha precisato: “Abbiamo presentato la nostra posizione, sta a Forza Italia fare le proprie valutazioni, penso le farà in queste ore”. E sulla indispensabilità dei voti di Fi ha puntualizzato: “Sull’Italicum c’è un accordo molto serio in maggioranza ma pensiamo che la legge elettorale vada votata con l’opposizione: stiamo cercando di farlo”. Infine, su possibili saldature tra M5S e la minoranza Pd per imporre le preferenze, Guerini non ci crede: “No, no… Il Pd troverà la propria sintesi”.