Oggi, nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Roma, si è tenuta una celebrazione in onore di Guglielmo Marconi, scienziato, inventore, imprenditore e premio Nobel per la Fisica. L’evento, organizzato congiuntamente dal Cnr e dalla Rai, ha segnato il 150° anniversario della nascita di Marconi e il centenario del primo messaggio radiofonico trasmesso dall’Unione Radiofonica Italiana (URI), predecessore della Rai.
Il programma, intitolato “Marconi sulla rotta della scienza. Il grande viaggio della ricerca e dell’innovazione”, ha ripercorso la vita e le straordinarie realizzazioni di Marconi attraverso parole e immagini. Tra queste, spiccano le fotografie che lo ritraggono a bordo del panfilo Elettra, dove condusse molti dei suoi esperimenti, e in Inghilterra nei panni di scienziato e imprenditore con la sua Marconi Wireless Telegraph, un nome visionario per l’epoca. Un altro momento saliente della sua carriera è stato l’inaugurazione di Radio Vaticana nel 1931, alla presenza di Papa Pio XI.
“È un onore celebrare i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi – ha dichiarato Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr – ma anche riconoscere il suo contributo fondamentale come presidente del Cnr. Marconi ha incarnato l’idea della ricerca traslazionale, del trasferimento tecnologico e dell’imprenditorialità basata sulla conoscenza. Questo evento è simbolicamente importante per tutte le scienze e per tutti coloro che lavorano nella ricerca fondamentale, nello sviluppo di brevetti e nella creazione di valore dalla scienza. Marconi è stato un pioniere in questo campo, dimostrando che attraverso l’imprenditorialità della scienza si possono creare posti di lavoro, benessere e competenze”. Durante l’evento, è stata anche mostrata una dimostrazione di comunicazione sicura tramite tecnologia quantistica con crittografia avanzata, sottolineando le molteplici potenzialità della comunicazione, inizialmente intuite da Marconi. Questo esempio concreto di scienza e ricerca come strumenti di progresso sociale ha impressionato i partecipanti.
Tra i presenti, Guglielmo Giovanelli Marconi, docente dell’Università Popolare Meier e nipote dello scienziato, ha condiviso i suoi ricordi personali. “È una grande emozione tornare qui. Da bambino, visitavo spesso il Cnr con mia nonna Maria Cristina Marconi e mia madre Elettra. Loro mi hanno trasmesso la memoria di mio nonno e il suo attaccamento al Cnr. Marconi trascorse gli ultimi 10 anni della sua vita a Roma, presiedendo il Cnr e promuovendo l’indipendenza della ricerca dalle istituzioni, un obiettivo che oggi la prof.ssa Carrozza continua a perseguire”. Guglielmo Marconi morì il 20 luglio 1937, e in segno di rispetto per il grande scienziato, tutte le radio del mondo interruppero le trasmissioni per due minuti. Il suo lascito continua a ispirare innovazione e progresso nella scienza e nella tecnologia, ricordandoci l’importanza della ricerca per il bene dell’umanità.