Nel corso del Consiglio Nato-Ucraina svoltosi oggi a Bruxelles, il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha avanzato una proposta significativa: un aiuto militare di lungo termine all’Ucraina pari ad almeno 40 miliardi di euro all’anno. Questa cifra dovrebbe essere distribuita tra i paesi alleati sulla base del loro prodotto interno lordo (PIL), garantendo così un impegno sostenibile e condiviso.
Durante la conferenza stampa tenutasi al termine della riunione, Stoltenberg ha accolto favorevolmente la decisione del G7, svoltosi in Puglia, riguardo all’uso dei proventi degli asset russi congelati per fornire maggiore sostegno economico all’Ucraina. “Questo è un prestito e non servirà solo al sostegno militare, ma anche a finanziare il governo ucraino e la sua stabilità macroeconomica,” ha precisato.
Per quanto riguarda la Nato, l’impegno principale sarà quello di fornire sostegno militare. La proposta di Stoltenberg, che deve ancora essere concordata tra gli alleati, mira a garantire un minimo di 40 miliardi di euro all’anno. Questa cifra rappresenta il livello minimo di supporto che l’Alleanza ha fornito finora all’Ucraina.
Distribuzione del contributo
Stoltenberg ha ricordato che attualmente gli alleati della Nato forniscono il 99% del sostegno militare all’Ucraina. La proposta prevede che l’aiuto di 40 miliardi di euro all’anno sia distribuito in base al PIL dei paesi membri. “Il PIL degli Stati Uniti rappresenta circa il 50% del PIL totale della Nato, quindi gli Stati Uniti saranno responsabili del 50% di questo impegno. Il resto sarà suddiviso tra europei e canadesi,” ha spiegato Stoltenberg.
Questa distribuzione garantirà prevedibilità, credibilità e responsabilità all’Ucraina. Stoltenberg ha sottolineato l’importanza di rispettare gli impegni presi, in quanto ritardi nella consegna degli aiuti militari hanno creato grossi problemi sul campo di battaglia per gli ucraini.
Aumentare la capacità produttiva
Un altro punto chiave del discorso di Stoltenberg è stato l’aumento della capacità produttiva nel settore militare da parte degli alleati. Ha citato come esempio gli Stati Uniti, che sono passati da produrre 14.000 pezzi di munizioni di artiglieria da 155 mm al mese a 80.000, con un obiettivo di 100.000. Inoltre, la Germania ha aperto una nuova fabbrica di missili Patriot. “La pianificazione, l’investimento e l’aumento della produzione sono fondamentali” ha sottolineato Stoltenberg. Le istituzioni della Nato possono assicurare maggiore trasparenza e garantire che i paesi alleati rispettino le promesse fatte.
La proposta di Jens Stoltenberg rappresenta un impegno concreto e di lungo termine per sostenere l’Ucraina nella sua lotta. Con una distribuzione basata sul PIL, si mira a garantire un contributo equo tra gli alleati e a fornire all’Ucraina il sostegno necessario per affrontare le sfide sul campo di battaglia. Questo approccio non solo rafforza la solidarietà all’interno della Nato, ma dimostra anche la determinazione dell’Alleanza nel sostenere l’Ucraina contro le aggressioni esterne.