È accusata di tradimento per aver donato nel 2022 una somma pari a 51.8 dollari americani a Razom for Ukraine, un’organizzazione con sede a New York che fornisce aiuti umanitari in Ucraina. Ksenia Karelina, un’estetista e ballerina di 32 anni che vive e lavora a Los Angeles e ha doppia cittadinanza americana e russa, era stata arrestata da agenti dei servizi segreti russi alla fine di gennaio mentre era in viaggio per visitare la sua famiglia vicino a Ekaterinburg.
Se giudicata colpevole, rischia da 12 anni fino all’ergastolo. Washington ha accusato Mosca di arrestare i suoi cittadini con accuse infondate per usarli come merce di scambio per garantire il rilascio dei russi condannati all’estero o in qualsiasi ambito negoziale – formale o meno – con gli Stati Uniti. Karelina ha rivolto un sorriso malinconico ai giornalisti in tribunale, mentre il suo compagno negli Stati Uniti ha presentato pubblicamente una petizione per la sua liberazione.