In una svolta storica, il Rassemblement National (RN) ha trionfato nel primo turno delle elezioni parlamentari in Francia, segnando un passo significativo verso la maggioranza assoluta nell’imminente ballottaggio del prossimo fine settimana. Secondo i primi exit poll, RN ha ottenuto oltre il 33% dei consensi, confermando l’ottimo risultato ottenuto alle Europee e staccando nettamente il Nuovo fronte popolare (Nfp), che ha superato il 28%, e il blocco macronista di Ensemble pour la République, che si è piazzato al terzo posto.
Prospettive di maggioranza assoluta
Basandosi sui risultati della prima tornata, l’Istituto Elabe prevede che RN potrebbe ottenere tra 260 e 310 seggi nell’Assemblea Nazionale. Questo risultato potrebbe permettere al partito di raggiungere la maggioranza assoluta, fissata a 289 deputati.
Le reazioni dei leader
Marine Le Pen, leader del RN, ha accolto con entusiasmo i risultati, dichiarando che “la democrazia ha parlato” e che “il blocco macronista è stato praticamente cancellato”. Le Pen ha esortato i suoi elettori a completare l’opera e agli indecisi di unirsi “alla coalizione della sicurezza, della libertà e dell’unità” per assicurare la maggioranza assoluta a RN. Ha inoltre espresso il desiderio che Jordan Bardella, leader emergente del partito, sia nominato primo ministro da Emmanuel Macron.
Jordan Bardella ha definito il risultato “un verdetto chiaro” delle urne e ha promesso di essere “il primo ministro di tutti i francesi, un premier della convivenza, rispettoso della Costituzione e della funzione del Presidente della Repubblica ma intransigente sulla politica che attueremo”. Anche Eric Ciotti, leader dei Repubblicani che ha spaccato il suo partito assicurando il sostegno a Bardella, ha festeggiato la vittoria, dichiarando che “possiamo restaurare questo Paese e dargli un futuro degno del suo glorioso passato e del suo popolo valoroso”.
La risposta degli avversari
Il presidente Emmanuel Macron non si è dato per vinto, invocando una unione “democratica e repubblicana” contro RN. Tuttavia, il risultato del blocco che lo sostiene è stato deludente. Jean-Luc Mélenchon, leader di La France insoumise e membro del Nfp, ha sottolineato che “questo voto ha inflitto una sconfitta pesante e indiscutibile al presidente”. La strategia della sinistra e di Macron per il ballottaggio si concentrerà sui seggi in palio.
Strategie per il ballottaggio
Mélenchon ha annunciato il ritiro dei suoi candidati nei collegi dove RN è arrivato primo e il suo partito terzo, per evitare la dispersione dei voti. Una mossa simile è stata adottata dal leader socialista Olivier Faure, che ha dichiarato: “Non ci sarà, in nessun luogo, un candidato finché ci sarà il rischio di eleggere un candidato dell’estrema destra”. Raphaël Glucksmann di Place publique ha fatto eco a queste preoccupazioni, chiedendo il ritiro dei candidati di Npf dalle triangolari dove sono arrivati terzi, per impedire la vittoria di RN. Il premier uscente Gabriel Attal ha riferito che anche i candidati macroniani di Ensemble si ritireranno in “più di sessanta” circoscrizioni per contrastare RN.
La posizione dei repubblicani
I Repubblicani non daranno indicazioni di voto in vista del secondo turno. In una nota, il partito ha dichiarato: “Laddove non saremo presenti al ballottaggio, considerato che gli elettori sono liberi di scegliere, non daremo istruzioni nazionali e lasceremo che i francesi si esprimano in coscienza”. La Francia si prepara quindi a una settimana di fuoco, anche sul fronte delle manifestazioni di piazza. Il Nuovo fronte popolare ha già convocato una manifestazione a Parigi subito dopo la diffusione di un voto caratterizzato da un’affluenza record, che ha superato il 65%, quasi 20 punti in più rispetto al 47,5% del 2022.