Giudici: Fini diede contributo a operazione casa Montecarlo

Giudici: Fini diede contributo a operazione casa Montecarlo
29 luglio 2024

“Risulta provato” che Gianfranco Fini “fornì il proprio contributo nell’operazione di riciclaggio relativa ai trasferimenti di denaro finalizzati all’acquisto dell’appartamento di Montecarlo, consistito, come contestato, nell’aver autorizzato la vendita della casa di Montecarlo `proposta da Giancarlo Tuliani` nella consapevolezza dell’incongruità del presso rispetto al valore di mercato e a favore della società offshore dei congiunti”.

Così affermano i giudici della IV sezione penale di Roma in un passo delle 84 pagine di motivazioni della sentenza con cui lo scorso 30 aprile è stato condannato l`ex presidente della Camera e leader di An, Gianfranco Fini a due anni e otto mesi per l`accusa di riciclaggio in relazione alla vendita della casa di Montecarlo. L`appartamento lasciato in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale sarebbe stata acquistata – secondo l’accusa – da Giancarlo Tulliani attraverso società off-shore.

“E’ risultato con certezza che Fini nel 2008 si adoperò per introdurre il `cognato` in ambienti dai quali potesse trarre fonti di guadagno. Giancarlo Tulliani infatti era privo di un solido profilo professionale e le società che a lui facevano capo” insomma “non erano più attive o erano state volontariamente liquidate” scrivono ancora i giudici. “Nello stesso arco di tempo, su insistenza di Giancarlo Tulliani e della sorella, Fini si determinò a vendere l’appartamento di boulevard Princesse Charlotte, 14 in Montecarlo, che il partito aveva ricevuto in eredità dalla contessa Colleoni, nonostante la decisione contraria assunta in precedenza dal partito. Ciò accadde per le insistenze dei due fratelli, come precisato dallo stesso Fini”.

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