Nasce la ‘Carta di Galati’: una legge per difendere l’informazione come servizio pubblico

Nasce la ‘Carta di Galati’: una legge per difendere l’informazione come servizio pubblico
5 ottobre 2024

Il Festival del Giornalismo Enogastronomico, che ha preso il via nella cittadina di Galati Mamertino, sui monti Nebrodi, ha fatto da cornice a una discussione cruciale sul futuro dell’informazione in Sicilia. L’evento, che coniuga cultura, giornalismo e tradizioni locali, si è trasformato in un importante momento di riflessione sul ruolo dell’informazione come servizio pubblico essenziale. Da questa riflessione è nata la proposta di una “Carta di Galati Mamertino”, un documento che punta a tracciare un percorso per il sostegno e il rilancio del settore dell’editoria e del giornalismo, in un contesto che necessita urgentemente di interventi organici.

L’idea è emersa nel corso di una sessione di lavori del Festival, dove si è parlato della necessità di “garantire alti livelli qualitativi nel settore dell’informazione”. A promuovere il dibattito sono stati il Corecom Sicilia, la Federazione editori digitali (Fed) e il Sindacato stampa parlamentare siciliana, che hanno avanzato la proposta di un tavolo di confronto tra istituzioni, editori e giornalisti.

Le parole di Mattarella

Il Festival ha avuto come eco le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ribadito l’importanza dell’informazione come servizio pubblico. Queste parole hanno fatto da guida ai lavori del convegno, dove si è messa in evidenza la necessità di sostenere l’editoria in Sicilia, non solo come settore economico, ma soprattutto come pilastro della democrazia.

Biagio Semilia

“Chiediamo che venga riconosciuta in sede istituzionale la funzione di servizio pubblico dell’informazione digitale,” ha affermato Biagio Semilia, presidente della Federazione editori digitali (Fed). “È urgente promuovere la cultura dell’informazione quotidiana verso le giovani generazioni e le fasce sociali più svantaggiate. Istituzioni, giornalisti e imprese editoriali devono lavorare insieme per identificare soluzioni che, nell’interesse collettivo, garantiscano non soltanto la sostenibilità ma soprattutto il rilancio di un settore già in crisi”.

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Un tavolo per sostenere l’editoria e il giornalismo in Sicilia

Il Corecom Sicilia, rappresentato dal presidente Andrea Peria, ha accolto le sollecitazioni giunte dal mondo dell’editoria digitale e del giornalismo. Durante l’evento, Peria ha dichiarato: “Alla luce di quanto emerso dal convegno di oggi, non posso che essere sensibile alle sollecitazioni che arrivano dagli editori digitali e dai giornalisti. Nel ruolo istituzionalmente previsto per il Corecom, mi impegno a sottoporre il tema nelle sedi istituzionali”.

Il Corecom, articolazione territoriale dell’Agcom, ha un ruolo di consulenza per la Giunta regionale e l’Assemblea regionale siciliana in materia di comunicazione. In questo contesto, l’obiettivo dichiarato è quello di definire una serie di proposte concrete da indirizzare al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, così come ai capigruppo del Parlamento regionale. La finalità è la creazione di un testo di legge che, già a partire dalla prossima manovra finanziaria, possa varare una misura organica e sostenibile a favore del settore dell’informazione.

Un progetto di legge per il futuro dell’informazione digitale

La proposta che emergerà dal confronto avviato al Festival punta a coinvolgere tutti gli organismi di categoria, a partire dall’Ordine dei Giornalisti, e prevede la definizione di un testo di legge che riconosca ufficialmente il ruolo cruciale dell’informazione come servizio pubblico essenziale. L’obiettivo è quello di offrire un sostegno concreto e duraturo alle imprese editoriali e ai giornalisti, che operano in un contesto sempre più complesso e minacciato da crisi economiche e dalla concorrenza dei grandi colossi del web.

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“Chiediamo al Corecom di fare il primo passo,” ha proseguito Semilia, “avviando un censimento delle imprese editoriali attive sul territorio siciliano, distinguendo così chi fa informazione da coloro che si occupano di comunicazione”. Questa distinzione è fondamentale per delineare interventi mirati che possano aiutare le testate giornalistiche locali e digitali, dando un nuovo impulso all’informazione di qualità e indipendente, indispensabile in una società democratica.

Il sostegno istituzionale e il ruolo degli enti locali

Il Festival del Giornalismo Enogastronomico, sostenuto dalla Presidenza dell’Ars e dal Dipartimento Risorse Agricole della Regione Siciliana, è diventato non solo un momento di celebrazione delle eccellenze enogastronomiche, ma anche un’occasione per portare alla luce le problematiche e le potenzialità dell’editoria siciliana. Le istituzioni locali hanno infatti riconosciuto l’importanza di promuovere un settore che, nonostante la crisi, continua a svolgere un ruolo di servizio pubblico essenziale.

Nel suo intervento, Andrea Peria ha ribadito il sostegno del Corecom: “Siamo pronti a fare la nostra parte, perché l’informazione di qualità deve essere tutelata e valorizzata. Porteremo questo tema nelle sedi istituzionali, affinché si arrivi a una legge che possa dare respiro alle imprese editoriali e riconoscere il valore del lavoro dei giornalisti”.

La ‘Carta di Galati Mamertino’

La “Carta di Galati Mamertino”, quindi, si configura come un documento programmatico che vuole ridare centralità all’informazione, in particolare a quella digitale, riconoscendone il ruolo di servizio pubblico e garantendo un sostegno economico e legislativo adeguato. Il progetto punta a coniugare sostenibilità e qualità, promuovendo una cultura dell’informazione che sia inclusiva e accessibile a tutte le fasce della popolazione.

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In sostanza, il Festival del Giornalismo Enogastronomico ha dimostrato come anche da una piccola realtà possa partire un dibattito di portata regionale e nazionale, capace di mettere al centro l’importanza dell’informazione come strumento di democrazia. La “Carta di Galati Mamertino” si candida dunque a essere un punto di riferimento per le future politiche editoriali in Sicilia, con l’auspicio che possa rappresentare un modello di sviluppo sostenibile per l’intero settore dell’informazione nel nostro Paese.

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