Vertice di Budapest mette a nudo le vulnerabilità dell’Ue

Vertice di Budapest mette a nudo le vulnerabilità dell’Ue
7 novembre 2024

In un clima di crescente incertezza geopolitica, si è aperta oggi alla Puskas Arena di Budapest, la quinta riunione della Comunità Politica Europea. Il premier ungherese Viktor Orban ha accolto oltre 40 leader europei, tra cui la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente francese Emmanuel Macron. L’incontro si svolge in un momento cruciale per l’Europa, alle prese con sfide multiple sul fronte della sicurezza, dell’economia e della stabilità politica.

La recente rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha aggiunto un ulteriore elemento di complessità, sollevando interrogativi sul futuro delle relazioni transatlantiche e sul sostegno occidentale all’Ucraina. Inoltre, il summit si svolge in un contesto in cui l’Unione Europea sta cercando di rafforzare la propria competitività economica. Venerdì si terrà un Consiglio europeo informale dedicato alla discussione di un “Nuovo patto europeo per la competitività”, basato su rapporti redatti da ex premier italiani come Enrico Letta e Mario Draghi. Questo patto mira a rispondere alle sfide economiche emergenti e a garantire che l’Europa rimanga un attore competitivo nel panorama globale.

La figura di Viktor Orban gioca un ruolo significativo in questo contesto. Il premier ungherese è noto per le sue posizioni filotrumpiane e potrebbe cercare di influenzare il dibattito in favore di una maggiore cooperazione con gli Stati Uniti sotto una presidenza Trump. Tuttavia, questa posizione potrebbe generare tensioni all’interno dell’Unione Europea, dove diversi Stati membri hanno visioni contrastanti sulle relazioni con Washington.

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Nel suo intervento, il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un appello per un’Europa più unita e sovrana. “Il nostro modello di democrazia aperto è un modello che viene spesso sfruttato da altre potenze che non hanno lo stesso programma e che ci vogliono dividere”, ha affermato Macron, sottolineando la necessità di tutelare le democrazie liberali dalla propaganda esterna. Il leader francese ha poi aggiunto: “Se vogliamo difendere la nostra sicurezza, economia, il nostro modello di benessere, dobbiamo costruire un’agenda molto ambiziosa”.

Macron ha utilizzato una metafora incisiva per descrivere la situazione geopolitica attuale: “Il mondo è fatto di erbivori e carnivori – e se decidiamo di rimanere erbivori i carnivori ci mangeranno e noi saremmo un mercato per loro. Non sarebbe male essere almeno onnivori, non voglio essere aggressivo, dobbiamo poterci difendere”. Questa dichiarazione riflette la crescente consapevolezza della necessità per l’Europa di assumere un ruolo più assertivo sulla scena internazionale.

 

Il vertice si concentra su diverse questioni cruciali, tra cui la sicurezza europea, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina. Il primo ministro olandese Mark Rutte ha sottolineato l’importanza del sostegno all’Ucraina, affermando che “se la Russia avesse successo in Ucraina, sarebbe un rischio per la sicurezza. Un rischio per la sicurezza non solo per l’Europa. Ma anche per l’America”. La presenza del presidente ucraino Zelensky al vertice assume un significato particolare alla luce della vittoria di Trump. Rutte ha commentato che “Zelensky ovviamente dovrà assicurarsi di ricostruire il suo rapporto con Trump”, aggiungendo che il leader ucraino “è perfettamente in grado di costruire da solo quella relazione”.

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Il primo ministro ungherese Viktor Orban, nel suo discorso di apertura, ha enfatizzato l’urgente necessità di unità di fronte alle crescenti sfide in materia di sicurezza, economia e società. “Ci incontriamo oggi perché crediamo che questi pericoli e sfide ci riguardino tutti”, ha dichiarato Orban. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha colto l’occasione per congratularsi con Donald Trump per la sua “vittoria chiara”, esprimendo il desiderio di “lavorare con lui di nuovo per rafforzare il legame transatlantico”. Questa dichiarazione riflette la volontà dell’UE di mantenere solide relazioni con gli Stati Uniti, nonostante le potenziali divergenze di visione.

 

 

In sostanza, il vertice della Comunità Politica Europea a Budapest si configura come un momento cruciale per l’Europa, chiamata a definire la propria strategia in un contesto geopolitico in rapida evoluzione. Le discussioni si concentreranno sulla necessità di rafforzare l’autonomia strategica europea, pur mantenendo saldi i legami transatlantici, e sulla ricerca di soluzioni comuni alle sfide globali, dalla sicurezza all’economia, passando per la gestione delle crisi internazionali.

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