L’appello di Mattarella alla Cina per la stabilità internazionale

L’appello di Mattarella alla Cina per la stabilità internazionale
9 novembre 2024
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha recentemente svolto un importante intervento all’Università di Pechino, noto come Beida, dove ha affrontato temi cruciali per la stabilità internazionale. In questo contesto, ha fatto appello all’autorevolezza della Cina, riconoscendola come “uno dei protagonisti fondamentali della vita internazionale”, per contribuire alla ricerca di soluzioni ai conflitti che attualmente affliggono il panorama globale, in particolare quelli in Ucraina e nel Medio Oriente. Questo discorso è avvenuto dopo un incontro significativo con il presidente cinese Xi Jinping, durante il quale Mattarella ha ribadito l’amicizia tra Italia e Cina e il desiderio di rafforzare ulteriormente i legami bilaterali.

L’importanza della Cina nel contesto internazionale

Mattarella ha sottolineato che la Cina, in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha una responsabilità unica nel mantenere la pace e la sicurezza internazionale. Ha espresso una chiara aspettativa nei confronti di Pechino affinché si attivi per porre fine alla “brutale aggressione russa” nei confronti dell’Ucraina. Il presidente italiano ha affermato che è inaccettabile che un Paese possa violare le norme fondamentali del diritto internazionale attraverso l’uso della forza contro un vicino più piccolo.

 
Secondo Mattarella, accondiscendere a tale comportamento significherebbe consegnare la comunità internazionale alla barbarie.In merito al conflitto israelo-palestinese, Mattarella ha invitato la Cina a utilizzare la sua influenza per promuovere un dialogo costruttivo e moderazione tra le diverse parti coinvolte. Ha sottolineato l’urgenza di fermare la guerra e di affrontare l’immane crisi umanitaria derivante da essa, auspicando che si possa finalmente applicare una soluzione a due Stati.
 
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La storicità delle relazioni tra Italia e Cina

Il presidente ha richiamato alla memoria il legame storico tra Italia e Cina, evidenziando come entrambi i Paesi abbiano contribuito a definire l’idea stessa di civiltà nel corso dei millenni. Ha citato Marco Polo come simbolo di questa connessione, sottolineando come le interazioni tra cinesi e italiani abbiano aperto nuovi cammini in ambito economico e commerciale. Mattarella ha fatto riferimento anche all’analisi del suo predecessore Giorgio Napolitano, il quale aveva previsto un crescente peso della Cina e dell’Asia negli eventi internazionali.

Relazioni economiche: opportunità e sfide

Il discorso di Mattarella non si è limitato agli aspetti politici e diplomatici; ha anche affrontato le relazioni economiche tra Italia e Cina. Ha riconosciuto che la Cina è il primo partner economico dell’Italia in Asia e ha esortato a trovare un rapporto equilibrato che consenta la rimozione delle barriere commerciali che ostacolano l’accesso dei prodotti italiani di eccellenza al mercato cinese.

 
Questo punto è stato discusso anche durante l’incontro con il primo ministro cinese Li Qiang, dove Mattarella ha espresso la volontà di ampliare il flusso commerciale bilaterale. Ha sottolineato che l’Italia è aperta a nuovi investimenti cinesi, ma con uno spirito costruttivo che favorisca la trasparenza e il mutuo vantaggio. Il presidente ha evidenziato che il flusso commerciale attuale è squilibrato dal lato delle importazioni per quanto riguarda l’Italia, auspicando quindi un incremento degli investimenti cinesi rispetto ai 15 miliardi registrati nel 2023.

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Un contributo italiano al legame Cina-UE

Mattarella ha espresso la volontà dell’Italia di contribuire a tessere un legame sempre più robusto tra Cina e Unione Europea. Ha sottolineato l’importanza di un dialogo basato su regole condivise e rispettate da entrambe le parti. In questo contesto, ha affrontato anche la questione dei dazi imposti dall’Unione Europea sulle auto elettriche cinesi, affermando chiaramente che “nessuno in Europa, men che meno l’Italia, immagina una stagione di protezionismo”.

 
Il presidente italiano ha ribadito che un dialogo fluido e responsabile tra Pechino e le istituzioni europee rappresenterebbe un valore aggiunto per affrontare questioni comuni. Ha enfatizzato che le regole devono valere per tutti e devono essere applicate in buona fede da ogni parte coinvolta.

Diritti umani: un tema cruciale

Un altro tema centrale del discorso è stato quello dei diritti umani. Mattarella ha sottolineato l’importanza della dignità umana come principio fondamentale da tutelare in ogni contesto politico ed economico. Ha chiarito che ribadire tali principi non deve essere visto come interferenza nei confronti degli altri Stati, ma piuttosto come un invito a comportamenti coerenti con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

La cultura del dialogo

Il presidente ha richiamato alla necessità di recuperare la cultura del dialogo che ha caratterizzato storicamente le relazioni tra Italia e Cina. Ha esortato entrambi i Paesi a trarre ispirazione dalla grandezza delle loro civiltà originarie per affrontare le sfide contemporanee con una leadership responsabile.

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Infine, Mattarella ha ribadito che Italia e Cina hanno dimostrato di saper superare sfide significative nel passato e possono continuare a farlo anche oggi. Ha invitato a costruire su questa eredità comune per affrontare le crisi attuali con determinazione e visione condivisa.
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