Meloni al G20: sì ad alleanza contro fame, no a cibi sintetici

Meloni al G20: sì ad alleanza contro fame, no a cibi sintetici
19 novembre 2024

L’Italia aderisce con “convinzione” all’Alleanza globale contro la fame e la povertà lanciata dal presidente brasiliano Lula. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso la parola a Rio de Janeiro, nel corso della prima sessione del summit G20, per ribadire l’impegno italiano per lo “sradicamento” della povertà e della fame, una delle sfide più “ambiziose” e “complesse” e che il mondo è lontano dal risolvere. La lotta contro la fame “sarà la nostra più grande eredità; non si tratta solo di fare giustizia, è una condizione essenziale per realizzare società più prospere e un mondo di pace”, aveva detto poco prima Lula, che oggi ha incassato anche il sostegno (non scontato) del presidente argentino Javier Milei.

Secondo Meloni, le due emergenze sono “aggravate” dalle crisi in Ucraina e Medio Oriente. In Ucraina, ha sottolineato, il grano è usato come “strumento di guerra”, colpendo soprattutto le nazioni più deboli. In Medio Oriente, l’Italia lavora per un “immediato cessate il fuoco” e la liberazione di tutti gli ostaggi, ma è anche in “prima linea” nell’aiutare le popolazioni civili, con l’iniziativa Food for Gaza, con cui sono state consegnate 47 tonnellate di prodotti di prima necessità.

 

 

In questa sfida, per la premier “non ci sono soluzioni “precostituite” e “uguali” per tutti, ma bisogna costruire nuovi modelli basati sui punti di forza e sulle buone prassi dei diversi sistemi alimentari, partendo dal presupposto che per raggiungere la sicurezza alimentare è necessario prima di tutto difendere il “diritto” di ogni popolo e di ogni nazione di scegliere il modello produttivo e il sistema di alimentazione che reputano più adatto alle proprie caratteristiche.

Leggi anche:
Libano: 8 razzi contro base italiana Unifil. Tajani: "Inammissibile e inaccettabile"

Tra gli strumenti a disposizione – per la premier – è “fondamentale” il ruolo della ricerca, ma non per produrre cibo in “laboratorio” e andare verso un mondo nel quale chi è ricco potrà mangiare cibo “naturale” e a chi è povero verrà destinato quello “sintetico”. Dunque – per lei – ricerca e tecnologia devono servire non a “sostituire” l’agricoltura, ma a garantire colture sempre più resistenti alle fitopatologie e agli eventi naturali estremi, e tecniche di coltivazione in grado di “migliorare le produzioni” e ridurne gli effetti negativi, come il consumo eccessivo di acqua. A questo proposito, la premier ha ricordato come il Piano Mattei preveda significativi interventi in agricoltura, con “progetti concreti” ad esempio in Egitto, Algeria, Kenya, Tunisia, Etiopia, Costa d’Avorio e Mozambico.

 

 

Per vincere la sfida, è la sua convinzione, la cooperazione tra G7 e G20 può essere “decisiva” nel trovare soluzioni “concrete” ed “efficaci”, dato che in un mondo “interconnesso” i problemi del Sud sono anche i problemi del Nord del mondo, e viceversa. A margine dei lavori, Meloni ha avuto alcuni incontri bilaterali. Con il principe ereditario dell’Emirato di Abu Dhabi Sheikh Khaled bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan ha parlato di rapporti bilaterali e Piano Mattei. Nell’incontro con il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha discusso dello stato di attuazione del Piano d’Azione per la cooperazione rafforzata tra i due Paesi, ma anche di G7, dato che il Canada assumerà la Presidenza il prossimo anno. A questo proposito la presidente del Consiglio ha auspicato di “vedere assicurata una continuità di temi e priorità, con particolare riferimento all’attenzione riservata al Continente africano”.

Leggi anche:
Trump sceglie "Dottor Oz" alla guida sistema di assistenza sanitaria

 

 

In programma nella serata di Rio anche i bilaterali con il presidente della Banca mondiale Ajay Banga e con il premier indiano Narendra Modi, con cui è alle fasi finale la trattativa sul un piano d’azione 2025-2029. Meloni, naturalmente, ha seguito, da lontano, anche l’andamento dello spoglio dei voti delle regionali in Emilia-Romagna e Umbria, entrambe vinte dal centrosinistra. Se per la prima il risultato era scontato, per l’Umbria la premier aveva sperato nella vittoria per chiudere la tornata (compresa la Liguria) sul 2 a 1. Su X, a risultati acquisiti, ha inviato gli “auguri di buon lavoro” agli eletti Stefania Proietti e Michele de Pascale: “Al di là delle differenze politiche – ha scritto – auspico una collaborazione costruttiva per affrontare le sfide comuni e lavorare per il benessere e il futuro delle nostre comunità”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti