L’Europarlamento vota la fiducia alla Commissione von der Leyen II

Defezioni in Ppe e S&D. Fdi a favore, contro Lega, M5S, Avs. Analisi del voto

Ursula von der Leyen
 

La fiducia alla nuova Commissione di Ursula von der Leyen dal Parlamento europeo, nella plenaria oggi a Strasburgo, ha ottenuto 370 voti a favore, 282 contrari e 36 astensioni (su 719 seggi totali), e con 688 eurodeputati presenti.

La nuova maggioranza per la seconda Commissione von der Leyen teoricamente è molto ampia, visto che va dalla parte più moderata (le componente italiana) del gruppo di destra Ecr, fino alla metà dei Verdi. Ma il voto ha registrato diverse defezioni importanti nei ranghi dei gruppi politici in principio favorevoli. Questo ha portato a una sensibile riduzione (31 voti) dei “sì” per la nuova Commissione, rispetto a quelli che avevano riconfermato von der Leyen, a luglio, per il suo secondo mandato (401).

Nonostante von der Leyen abbia affermato, dopo lo scrutinio, che “oggi è un bel giorno per l’Europa”, questo è il risultato peggiore, in termini numerici, che sia mai stato registrato. Inoltre, è il risultato peggiore se si confronta con gli altri voti di fiducia per le precedenti Commissioni europee, da quella di Jacques Santer nel 1995 (417 voti favorevoli su 626 seggi totali), a quelle di Romano Prodi nel 1999 (510 su 626), di José Manuel Barroso nel 2004 (478 su 732), ancora di Barroso nel 2010 (488 su 736), di Jean-Claude Juncker nel 2014 (423 su 751) e della stessa von der Leyen nel 2019 (461 su 748).

Le defezioni maggiori sulla fiducia alla nuova Commissione sono state registrate nel Ppe (21 voti contrari, soprattutto dagli spagnoli del Partido Popular, e due astenuti) e tra i Socialisti e Democratici (25 contrari, soprattutto francesi e belgi, compresi i due indipendenti italiani eletti col Pd Strada e Tarquinio, e 18 astenuti). Nell’altro gruppo della vecchia “Maggioranza Ursula”, quello dei liberali di Renew, hanno votato quasi tutti a favore, salvo sei astenuti (irlandesi e belgi).

Confermate le previsioni della vigilia per gli altri due gruppi da cui ci si attendeva un sostegno almeno parziale alla fiducia: una maggioranza dei Verdi (27), come era stato annunciato lunedì sera, ha deciso di sostenere von der Leyen, mentre 19 eurodeputati del gruppo hanno votato contro (compresi gli italiani Marino, Orlando e Scuderi), e sei si sono astenuti; tre le file dei Conservatori del gruppo Ecr, che aveva lasciato libertà di scelta ai suoi membri, i voti a favore sono stati 33 (tra cui tutti gli italiani di Fdi), mentre i contrari sono stati 40 (tra cui i polacchi del Pis), e gli astenuti quattro.

Hanno votato compatti contro la fiducia tutti gli eurodeputati del gruppo della Sinistra, compresi gli italiani Lucano e Salis (Sinistra italiana) e gli otto eletti del M5S Antoci, Della Valle, Furore, Morace, Palmisano, Pedullà, Tamburrano e Tridico. Compatti contro la fiducia anche i due gruppi di estrema destra, i Patrioti per l’Europa (compresi tutti gli eurodeputati della Lega) e i Sovranisti del gruppo Esn (Europa delle nazioni sovrane).