“Tagli ai consiglieri e ai sindaci? Baccei vada avanti, noi siamo con lui. Ma la riduzione degli emolumenti cominci da Sala d’Ercole, dove finora si é usato il tagliaunghie, quando si doveva usare l’accetta. Il mutuo? Torni in commissione per aprire un ragionamento, in caso contrario lo bocciamo”. Sui temi caldi della politica siciliana il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Assemblea regionale siciliana non usa mezzi termini.
“La crisi – dice Giorgio Ciaccio – non la possono pagare sempre ed esclusivamente i cittadini, sulle cui spalle, tra l’altro, graverà per decenni l’ennesimo mutuo miliardario. A Baccei diciamo: bene con i tagli a sindaci e consiglieri comunali, ma cominci dagli stipendi dei deputati che finora hanno ridotto di pochissimo le loro prebende. A Sala d’Ercole, infatti, andava usata la falce e, invece, si è preferito ricorrere al tagliaunghie. Ricordiamo che noi riusciamo a fare il nostro lavoro con meno della metà di quanto guadagnano negli altri partiti e senza contare tutte le indennità aggiuntive, cui rinunciamo totalmente”.