“Amianto, dove sono i fondi erogati alla Sicilia?”

9 marzo 2014

A dieci anni dall’emanazione del decreto ministeriale che affidava alle regioni il compito di mappare la presenza dell’amianto e di trasmettere i dati raccolti al ministero dell’Ambiente, la Regione siciliana non ha ancora provveduto a ‘fotografare’ la realta’ dell’Isola. O, quantomeno, non ne ha trasmesso i risultati a Roma. E questo nonostante lo Stato avesse messo a disposizione le risorse necessarie. Per capire le ragioni di questo “assordante e pericolosissimo silenzio” si sono mossi i deputati del Movimento Cinque Stelle alla Camera e all’Assemblea regionale siciliana. A Montecitorio (prima firmataria Claudia Mannino) e’ stata gia’ presentata un’interrogazione, a Palazzo dei Normanni l’atto approdera’ la prossima settimana, con la prima firma del presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino. I due atti parlamentari mirano a capire il perche’ dell'”inerzia” della Regione e, in particolare, quello presentato a Roma vuole conoscere la procedura che intende attivare il ministero per acquisire i dati relativi alla presenza dell’amianto in Sicilia.

“A Montecitorio oltre all’interrogazione depositata – spiega la Mannino – aspettiamo i dati relativi ai fondi che sono arrivati alla regione per tale mappatura. C’è ancora molto fare per mappare la presenza dell’amianto e per realizzare gli interventi di bonifica. Nello tempo  – aggiunge la parlamentare – occorre accertare le responsabilità, a partire da quelle connesse all’impiego delle risorse che nel 2003 erano state messe a disposizione delle regioni”. Trizzino, che ha sempre manifestato una particolare sensibilità sulla tutela dell’ambiente, sottolinea che “la Sicilia deve cambiare assolutamente rotta”. “Abbiamo posti tra i piu’ belli al mondo – conclude – che pero’ nascondono insidie mortali per la gente, a causa di inquinamenti di vario tipo”.

 

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