Lettera della cooperante a famiglia commuove gli Usa

Lettera della cooperante a famiglia commuove gli Usa
10 febbraio 2015

Sta facendo commuovere gli Stati Uniti la lettera della cooperante, Kayla Jean Mueller (foto), ostaggio dello Stato islamico di cui oggi gli Stati Uniti hanno confermato la morte. La missiva è stata pubblicata dai genitori in seguito alla notizia e rappresenta l’ultimo contatto avuto con la 26enne. “Non voglio che le trattative per il mio rilascio siano un dovere per voi, se ci fossero altre possibilità seguitele, anche se questo significherebbe una detenzione più lunga per me”, si legge nella lettera in cui Kayla ricorda di “essersi affidata a Dio”. Grazie a questo continua la cooperante “ho capito che si può essere liberi anche in carcere”.

“Non vi chiederò mai di perdonarmi”, dice la giovane ai genitori, citando l’importanza dell’educazione ricevuta e anche di confidare in Dio e nel fatto che in futuro si potrà riunire alla sua famiglia. In un altro passaggio Kayla scrive: “Ho avuto molto tempo per pensare […] al mio primo campeggio con voi, al primo incontro in aeroporto. Ho avuto tanto tempo per pensare come solo in vostra assenza, all’età di 25 anni, ho capito qual è stato il posto che voi avete occupato nella mia vita”. E ancora: “Il dono che è stato ognuno di voi per me, il fatto che io non avrei potuto essere la persona che sono senza la vostra presenza nella mia vita, se voi non fosse stati la mia famiglia”, continua la cooperante, per poi concludere: “Non abbiate paura per me, continuate a pregare come faccio io, e se Dio vorrà presto saremo di nuovo insieme”.

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