La Regione non ha un euro per pagare i debiti alle Aziende sanitarie provinciali, Comuni, enti vari e non ultimo alla società Riscossione Sicilia. Quindi cosa fare? Un mutuo. Un mutuo di un miliardo di euro con la Cassa depositi e prestiti, a un tasso di interesse al 4,7%. Soldi – va precisato – che non andranno a saldare per intero i debiti già citati. Queste le rate del mutuo: primo anno 33 milioni di euro, per i restanti 28 anni, invece, la Regione sborserà, annualmente, 50 milioni di euro. Il costo di questa operazione costerà circa un miliardo, che sommato alla quota capitale fanno due miliardi di euro. Il che vuol dire un aggravio di 400 euro per ogni singolo siciliano. Neonati e bambini compresi.
Per dar vita a questo mutuo occorre una legge per la quale è in Aula un ddl denominato “Disposizioni in materia di pagamenti della Pubblica Amministrazione. Anticipazione finanziaria alla società Riscossione Sicilia. In uno scenario animato da attacchi verbali, minacce politiche e aspri scontri, ieri il parlamento siciliano ha completato la discussione generale e votato il passaggio agli articoli del disegno di legge in questione. Dunque, altra bagarre in Aula. Una di una lunga serie. Come dire, si lavora poco ma con vivacità. L’Aula, infatti, tornerà a riunirsi martedì prossimo. Intanto, i siciliani possono cominciare ad aggiungere tra i loro debiti anche la nuova quota di 400 euro.
