Scuola, arriva la riforma in Cdm. Proteste in tutta Italia

Scuola, arriva la riforma in Cdm. Proteste in tutta Italia
12 marzo 2015

Varo del disegno di legge sulla ‘buona scuola”: è questo, oltre alla riforma della Rai, il tema forte del Consiglio dei ministri particolarmente atteso e in programma alle 17.30. E proprio mentre il Governo presenta il ddl, gli studenti tornano in piazza. Le motivazioni delle manifestazioni di oggi in tutta Italia sono state annunciate con un blitz studentesco messo a segno nella notte davanti al Miur, dove è stato esposto uno striscione per dire ‘stop’ alla riforma del governo e per supportare la LIP e le proposte dell’Altrascuola. “Le indiscrezioni emerse negli ultimi giorni confermano la giustezza degli ultimi mesi di agitazione contro la proposta del Governo sulla scuola: noi non faremo passi indietro!” – dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – “Nonostante le mobilitazioni e la scarsissima partecipazione degli studenti alla consultazione, vogliono calarci dall’alto una riforma che in buona parte risponde alle esigenze dell’impresa e dei poteri forti del Paese. A confermarlo vi sono le nuove agevolazioni previste per chi sceglie le scuole private e il bonus fiscale per gli investimenti privati nella scuola pubblica. Non è stato messo al centro chi vive la scuola pubblica ogni, in primis gli studenti”

LE NOVITA’  Fonti di governo sottolineano come la parola chiave della riforma sia “autonomia”. Resteranno gli scatti di anzianità, ma ampio spazio sarà dato al merito dei docenti. Relativamente alle stabilizzazioni, gli assunti saranno composti dai docenti delle Gae, ma non quelli delle graduatorie di istituto, e dai vincitori di concorso, e non gli idonei. Tre i punti particolarmente importanti della riforma: Mai più classi pollaio, scuole aperte anche il pomeriggio, la Carta del Prof. per rafforzare la dignità sociale del ruolo del docente. Quest’ultima prevede per il primo anno 400 euro per tutti i professori, che potranno essere spesi solo per consumi culturali (libri, teatro, concerti, mostre, audiovideo telematici).

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