Papa accetta rinuncia a diritti e prerogative del card. O’Brien

Papa accetta rinuncia a diritti e prerogative del card. O’Brien
20 marzo 2015

Papa Francesco “ha accettato la rinuncia ai diritti e alle prerogative del cardinalato” da parte del cardinale scozzese Keith Michael Patrick O’Brien (foto), che nel 2013 rinunciò a partecipare al Conclave a causa di uno scandalo sessuale con alcuni seminaristi. Il porporato ha presentato la rinuncia “al termine di un lungo itinerario di preghiera”.  Prima che il cardinale scozzese Keith Michael Patrick O’Brien rinunciasse “ai diritti e alle prerogative del cardinalato”, come recita un comunicato diffuso oggi dal collegio cardinalizio, per uno scandalo di molestie sessuali ad alcuni seminaristi, si ricorda un solo caso analogo nella storia recente della Chiesa, quello del cardinale Louis Billot, nel lontano 1927. Il francese, un gesuita, fu creato cardinale da Papa Pio X nel 1911 e negli anni successivi, a causa del suo sostegno alla associazione tradizionalista cattolica Action Francaise, fortemente criticata dalla Santa Sede, entrò in rotta di collisione con Pio XI, che nel 1927 gli tolse la dignità cardinalizia, nonché lo zucchetto rosso e l’anello cardinalizio. Situazione diversa da quella di O’Brien al quale – riferiscono fonti vaticane – rimane il titolo cardinalizio, ma trascorrerà comunque la sua vita in forma strettamente privata. Andò diversamente Hans Hermann Groer, benedettino austriaco, arcivescovo di Vienna dal 1986, fu creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 1988. Nell’aprile del 1995 fu costretto a lasciare la guida dell’arcidiocesi in seguito ad accuse di pedofilia che egli respinse. Si ritirò poi in un monastero. Morì nel 2003. Il suo successore, l’attuale cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn, chiese scusa ai fedeli per il comportamento del suo predecessore.

Nel 2010 la questione di Groer tornò nel corso di un’udienza che Benedetto XVI concesse allo stesso Schoenborn, che, ex allievo di Ratzinger, aveva chiesto per “poter riferire personalmente al Sommo Pontefice” e “chiarire il senso esatto di sue recenti dichiarazioni circa alcuni aspetti dell`attuale disciplina ecclesiastica, come pure taluni giudizi sull`atteggiamento tenuto dalla Segreteria di Stato, ed in particolare dall`allora Segretario di Stato del Papa Giovanni Paolo II di v.m., nei riguardi del compianto Cardinale Hans Hermann Groër, Arcivescovo di Vienna dal 1986 al 1995”. Successivamente, informava la sala stampa vaticana, “sono stati invitati all`incontro i Cardinali Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, e Tarcisio Bertone, Segretario di Stato”. Papa Francesco, intanto, ha ricevuto questa mattina in udienza una delegazione della Commissione Internazionale contro la pena di morte. Al presidente, Federico Mayor, ha consegnato una lettera. “Oggi la pena di morte è inammissibile, per quanto grave sia stato il delitto del condannato. E’ un affronto alla sacralità della vita e alla dignità della persona umana che contraddice il piano di Dio per l’uomo e la società e la sua giustizia misericordiosa, e impedisce di conformarsi a qualsiasi finalità giusta della pena”. E’ quanto si legge in un passaggio della missiva in spagnolo diffusa dalla sala stampa vaticana.

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