Mattarella: “Patto di civiltà contro l’aggressione del terrorismo”

Mattarella: “Patto di civiltà contro l’aggressione del terrorismo”
27 marzo 2015

L’attentato di Tunisi, come quello di Parigi, non sono parte di una “guerra di religione”, ma sono “aggressioni sanguinarie contro la civiltà” in generale “e la democrazia” e per questo serve “un patto di civiltà”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una intervista a Le Figaro. “Il massacro al museo del Bardo a Tunisi è un segnale d’allarme grave di cui è importante rendersi conto. Questa non è né una guerra di religione, né una guerra tra civiltà. Molte vittime erano musulmane. Ci riguarda tutti”. “Come in occasione degli atti di terrorismo brutali e sanguinari a gennaio a Parigi, si tratta di aggressioni contro la civiltà e la democrazia che richiedono una risposta immediata e colletiva della comunità internazionale”, ha aggiunto il capo dello Stato. Una risposta “non solo militare ma anche e soprattutto culturale. Bisogna lanciare un patto di civiltà per contrastare le campagne d’odio e di indottrinamento che si diffondono su internet. Partecipando alla marcia di Tunisi (di domenica prossima, ndr), l’Europa dimostra di essere unita nel dolore e nella risposta da dare a queste aggressioni”.

Se l’Isis dilagasse in Libia l’Europa avrebbe gli integralisti “a un passo” e per questo bisogna sostenere l’azione Onu e coinvolgere i paesi arabi vicini, ha detto ancora il Presidente italiano. “Rischiamo effettivamente di ritrovarci lo Stato islamico a un passo dall’Europa. Bisogna sostenere con convinzione l’azione dell’Onu, in modo che la sua difficile mediazione possa essere coronata da successo”. Allo stesso tempo, è necessario “coinvolgere non solo l’Europa, ma anche e soprattutto i paesi arabi vicini, al fine di costituire in Libia un vero governo di unione nazionale. Quando questo obiettivo sarà stato realizzato, la comunità internazionale potrà aiutare questo paese a porre fine alla guerra civile”.

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