Mutuo affossato, rimpasto rinviato. L’amara giornata di Crocetta

18 marzo 2014

Pressato dagli alleati per il rimpasto e sconfitto dall’Aula sull’accensione di un mutuo trentennale da un miliardo. In estrema sintesi è l’amara giornata del governatore Rosario Crocetta che, di certo, avrà messo a dura prova il suo sistema nervoso. Un fatto è certo, per il presidente della Regione la parola ‘rimpasto’ non esiste. Come non vuole sentir parlare di politici in Giunta. E così a storcere il muso sono Pd e Udc in quanto già da tempo chiedono l’azzeramento dell’intero esecutivo. Dunque, fumata nera su rimpasto, dopo più di quattro ore di confronto a Palazzo d’Orléans. Se ne riparlerà giovedì.

Intanto, il governo incassa un’altra sconfitta a Palazzo dei Normanni. Con un colpo di mano da parte delle minoranze, complici i grillini, torna in commissione Bilancio il cosiddetto ddl pagamenti che autorizza la Regione a stipulare un mutuo trentennale da un miliardo. Della sconfitta a Sala d’Ercole del governo è complice la stessa maggioranza, in quanto una parte era assente al momento del voto sulla richiesta di rinvio in commissione della bozza legislativa in questione. Non sappiamo se l’assenza è ‘giustificata’ o meno. Di certo, per il momento, il tanto contestato mutuo è stato affossato. Più che preoccupato l’assessore all’Economia, Luca Bianchi: “Bloccare il ddl pagamenti avra’ un impatto devastante, bisogna capirlo”. In effetti, niente mutuo, niente soldi alle imprese sanitarie e ai Comuni. Gongola l’opposizione. Per Marco Falcone (FI) e Vincenzo Vinciullo (Ncd) “la maggioranza non esiste, e il governo è latitante, questo ha salvato i siciliani dall’accollarsi per trent’anni un mutuo a tassi di interesse esorbitanti”.

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