di Giuseppe Novelli
Il centrodestra in Puglia è nel caos: Francesco Schittulli non è più il candidato condiviso da tutti i partiti di quell’area, ha deciso di stare con Raffaele Fitto e così da domani Forza Italia ne dovrà cercare un altro che potrà contare, forse, soltanto sull’appoggio della Lega Nord. La rottura era nell’aria da tempo, da molto prima che si entrasse in campagna elettorale. Da quando cioè Silvio Berlusconi aveva rifiutato le proposte di cambiamento del partito avanzate da Raffaele Fitto, suo ex delfino ora diventato la sua spina nel fianco ma sempre un uomo di peso della politica pugliese. Lo showdown odierno si riverbera sugli equilibri – già precari – del partito e c’è chi giura, porterà a conseguenze estreme. Perché ora, di fatto, l’europarlamentare – assieme ai suoi fedelissimi, tutti con ancora in tasca la tessera di partito – appoggia un candidato che non solo non appartiene a Forza Italia ma che sarà anche avversario degli azzurri.
“Entro domani avremo un nome”, è la minacciosa promessa del commissario Luigi Vitali che ha convocato i suoi in un hotel di Bari domani mattina alle 10,30. “Sarà un vertice lungo – annuncia – ma sarà fruttuoso. Schittulli ha impiegato sei mesi per avere il via libera di tutte le componenti del centrodestra, noi ci metteremo molto meno per trovare un candidato condiviso perché dobbiamo recuperare i mesi che il professore ci ha fatto perdere”. Nomi, Vitali non ne vuole fare anche se non esclude di scendere in campo in prima persona. È stato però individuato un profilo. “La prima scelta ricade sulla società civile proprio per rimarcare la discontinuità col passato ma abbiamo poco tempo e non scarto l’ipotesi che a candidarsi potrebbe essere un esponente politico”, dice. Con Schittulli non ha neppure parlato. “Non solo non l’ho sentito ma da oggi in poi neppure lo leggerò più”, giura.
