Troppi zuccheri nella dieta per 9 bambini su 10 in Italia

19 marzo 2014

In Italia 9 bambini su 10 gia’ prima dell’anno di eta’ consumano una eccessiva quantita’ di zucchero nella dieta quotidiana. Lo dimostra lo studio Nutrintake, condotto da Gianvincenzo Zuccotti (Direttore Clinica Pediatrica L. Sacco di Milano, Universita’ degli Studi di Milano) e realizzato su un campione di oltre 400 bambini italiani dai 6 ai 36 mesi. ”Forse non tutti sanno che la preferenza per il gusto dolce e’ innata e contribuisce ad influenzare le preferenze alimentari per tutta la vita. Gli zuccheri sono fondamentali per la crescita e il sostentamento quotidiano, ma la nostra dieta ha gia’ a disposizione tanti alimenti naturalmente dolci che aiutano ad assecondare il gusto dei nostri bambini senza forzature e predispongono ad abitudini salutari – spiega Claudio Maffeis, Professore Associato di Pediatria all’Universita’ di Verona – .Spesso tendiamo ad addolcire eccessivamente gli alimenti e a preferire cibi ricchi di zuccheri; questi errori, se diventano abitudini nella dieta dei bambini, possono influenzare negativamente la loro salute futura. Infatti se il bambino dovesse acquisire una preferenza spiccata per gli alimenti piu’ dolci potrebbe nel tempo avere un maggior rischio di obesita’, carie dentaria e patologie cardiovascolari”. Rischi messi in luce anche dall’ultima ricerca del Center for Disease Control and Prevention di Atlanta, pubblicata sulla rivista scientifica JAMA, che dimostra in maniera ancora piu’ forte la correlazione tra eccesso di zuccheri e comparsa di patologie cardiovascolari gravi.

”E’ bene ricordare – continua Maffeis – che gli zuccheri sono di due tipi: zuccheri semplici, tipicamente il cucchiaino di saccarosio che aggiungiamo, e zuccheri complessi, prevalentemente amidi; entrambi fanno parte dei carboidrati. Gli zuccheri semplici rilasciano energia immediata mentre quelli complessi danno energia con gradualita’; e’ soprattutto con gli zuccheri semplici, aggiunti agli alimenti, che tendiamo ad eccedere per i nostri bambini. Se pensiamo che in natura non esistono carboidrati a rilascio immediato, ci rendiamo conto di quanto possa essere opportuno limitare l’aggiunta di zucchero; anche la frutta, naturalmente dolce, fornisce in realta’ un complesso di zuccheri ‘buoni’ che portano con se’ altre importanti sostanze quali fibre, vitamine, minerali ecc…..con un valore nutritivo ben superiore a quello fornito dal solo fruttosio in essa contenuto”. Per aiutare le famiglie a ricercare e correggere gli errori nelle loro abitudini alimentari, Claudio Maffeis ha stilato una Top 5 delle ”dolci debolezze” piu’ comuni che riscontra quotidianamente nelle mamme italiane. 1) Una ”dolce” concessione come premio per un comportamento corretto e’ l’abitudine piu’ comune nelle famiglie italiane, radicata nella nostra tradizione educativa. Un comportamento apparentemente innocuo ma in realta’ diseducativo. 2) Adattare la dieta del bambino a quella della famiglia, dopo il primo anno di eta’. Si crede infatti che il bambino sia un ”piccolo adulto” e non abbia piu’ bisogno di un’alimentazione specifica. 3) Aggiungere lo zucchero come soluzione per accentuare il sapore di alimenti che, secondo il proprio gusto adulto, si pensa non siano apprezzati dal bambino. 4)Sottovalutare l’impatto della nutrizione sul benessere futuro dei nostri bambini. 5) Leggere poco attentamente le etichette. E’ importante scegliere prodotti specifici per le differenti fasi di crescita del bambino, prestando attenzione che sull’etichetta sia specificata la quantita’ e il tipo di zuccheri presenti. (Asca)

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