Immigrazione, ennesima tragedia. Si ribalta barcone, si temono 700 morti

Immigrazione, ennesima tragedia. Si ribalta barcone, si temono 700 morti
19 aprile 2015

di Maurizio Balistreri

Ennesimo naufragio nel Canale di Sicilia, dove la notte scorsa un barcone, l’ennesimo, si è capovolto al largo delle coste della Libia. Si temono centinaia di morti, oltre 700. Potrebbe essere la tragedia dell’immigrazione più grande di sempre. Le vittime secondo le prime frammentarie informazioni si trovavano a bordo di un peschereccio carico di migranti, la maggior parte dei quali non ce l’avrebbe fatta. Dal peschereccio – secondo le prime informazioni fin ora giunte – era stata lanciata ieri una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera poiché era stato riferito che l’unità con circa 700 migranti a bordo, aveva difficoltà di navigazione. La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha dirottato un mercantile portoghese, che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà, ha visto il peschereccio capovolgersi.

Subito sono iniziate frenetiche operazioni di soccorso che finora hanno consentito direcuperare 28 superstiti e 24 cadaveri. Lo stesso premier Matteo Renzi afferma: “Al momento sono 28 morti, ma saranno molti molti di piu’. Il cuore continua a battere forte e a domandarsi come si puo’ discutere di bellezza quando nel mare Mediterraneo quotidianamente assistiamo a una strage, assistiamo al dolore di tanti uomini, a intere generazioni che muoiono in un tempo in cui la comunicazione e’ globale. Come si fa a rimanere insensibili?”. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha parlato di quanto accaduto con il commissario europeo per l’immigrazione Dimitris Avramopoulos che ha confermato che sarà a Roma giovedì 23 aprile. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, fin da stamattina segue con attenzione la vicenda ed è in contatto con palazzo Chigi. Intanto, Matteo Salvini, lancia l’ennesima bordata attraverso “Altri morti sulle coscienze sporche di Renzi, Alfano e dei falsi buonisti. Blocco navale internazionale subito, davanti alle coste libiche! Guardia Costiera e Marina Militare a soccorrere, e a difendere i confini. Nei prossimi giorni sarò in Sicilia: fermare partenze, morti e invasione”. La Guardia costiera ha mobilitato decine di mezzi. Ci sono anche due navi da Malta. Sono in atto le operazioni di soccorso. Sul luogo anche mezzi della Marina, della Gdf ed elicotteri. In soccorso anche pescherecci Mazara del Vallo.

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IL PAPA “Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore: affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre. Cercano una vita migliore. Cercavano la felicita’”. Con queste parole Papa Francesco ha descritto la tragedia del naufragio. “Invito a pregare in silenzio prima e poi tutti insieme per questi fratelli e sorrelle”, ha detto agli oltre 50 mila presenti in piazza San Pietro per il Regina Caeli. “Esprimo il mio piu’ sentito dolore – ha aggiunto dopo aver ripetuto il suo forte appello alla comunita’ internazionale – di fronte a una tale tragedia ed assicuro per gli scomparsi e le loro famiglie il mio ricordo nella preghiera”.

CROCETTA  “Un giorno di lutto e di sofferenza, come se fossero morti dei nostri fratelli. Ma sono nostri fratelli anche quelli che arrivano e io trovo assurde queste polemiche su quanti debbano venire e quanti no”. Cosi’ il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, ai microfoni di Rai news24. Crocetta ricorda che “i commissari europei vengono in Sicilia a piangere i morti di Lampedusa, a dire ‘mai piu”, ma la missione Triton e’ un’inutile recita. Qui abbiamo il piu’ grande esodo della storia e allora bisogna intervenire con una risoluzione che obblighi gli Stati europei all’accoglienza”.

Articolo aggiornato alle 12:16

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