“Solo la tendenza a fare cassa, senza una prospettiva e la volontà di stornare risorse per pagare il personale, sempre mal distribuito e non adeguatamente utilizzato”. Non c’è null’altro tra le pieghe di questa Finanziaria, secondo il M5S, per i beni culturali. “Dopo un aspro dibattito in commissione Cultura, dove abbaino fatto di tutto per limitare i danni – dice Valentina Zafarana – non si può che definire avvilente l’approccio del governo regionale alla gestione beni culturali: non crederemo più a una sola parola che l’assessore dirà in difesa del suo operato per la valorizzazione o il potenziamento della fruizione dei nostri beni culturali, perché l’intento palesato in questa finanziaria è quello di smantellare gli aspetti più positivi e di valore della legge istitutiva dei parchi archeologici in Sicilia, la 20 del 2000, inficiando di fatto il virtuoso (pur se accidentato) percorso fin qui fatto da tali enti verso l’autonomia gestionale ed economica”.