Una 59enne vuole farsi impiantare gli ovuli della figlia morta

Una 59enne vuole farsi impiantare gli ovuli della figlia morta
11 maggio 2015

Vuole far nascere nel suo grembo un nipotino. La madre di una donna che ha fatto congelare i propri ovociti prima di morire sta combattendo un’inedita battaglia legale in Gran Bretagna: intende ottenere la fecondazione post-mortem e un impianto nel suo utero, in modo da far nascere un bimbo e realizzare così l’ultimo desiderio della figlia. L’identità della coppia decisa a far ribaltare un primo “no” da un’authority preposta alle questioni di fecondazione – lui 58, lei 59 anni – non viene rivelata. Ma il “Guardian” racconta oggi l’intera vicenda con dovizia di particolari. La loro unica figlia è stata uccisa da un tumore all’intestino nel 2011. Aveva 23 anni e non era fidanzata quando apprese della malattia, ma decise di far congelare i propri ovuli, nella speranza di guarire e poter avere in futuro figli. “Fin da subito uno dei problemi legati alla malattia divenne quello delle implicazioni rispetto alla maternità”, spiega il rappresentante della famiglia. La giovane donna è poi morta qualche anno dopo. E la madre racconta che fu proprio lei a chiederle di far nascere un suo figlio e di farlo crescere in famiglia, “sapendo che sarebbe stato al sicuro”.

Quando una cugina nel 2009 le disse di essere incinta, la ragazza replicò: “anch’io ho già i miei figli, sono nel frigorifero”. Lo scorso anno l’Authority per la Fecondazione Umana e gli Embrioni (HFEA) si è rifiutata di emettere una “speciale direttiva” per permettere il prelievo degli ovociti dal sito dove sono stati stoccati dopo il congelamento, in modo che i nonni aspiranti genitori possano trasportarli negli Usa e procedere in una clinica privata che ha già dato il suo assenso, per 60.000 sterline. Per questo i genitori chiedono che intervenga la giustizia. Anche una zia è pronta a testimoniare che la ragazza voleva che fosse sua madre, e solo sua madre, la portatrice dei suoi ovociti “ed era molto chiara sul fatto che questo dovesse avvenire dopo la sua morte”.

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