L’Italia è fuori dalla recessione. Nel primo trimestre del 2015 il Pil italiano ha segnato un +0,3% rispetto al trimestre precedente. Secondo l’Istat, si tratta dell’incremento più alto dal primo trimestre del 2011 quando il Pil era salito dello 0,4%. Il risultato realizzato nei primi tre mesi del 2015 è superiore alle attese degli analisti che stimavano un rialzo dello 0,2%. Tecnicamente per uscire dalla recessione sono necessari due incrementi positivi consecutivi del Pil e, dunque, siamo in una situazione al margine visto che, nell’ultimo trimestre del 2014, la crescita era stata pari a zero. Ma sicuramente “la caduta si è interrotta”, hanno osservato dall’istituto di statistica e “la crescita del primo trimestre è chiara: è l’incremento più significativo dall’inizio del 2011”. Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3% negli Stati Uniti e del 2,4% nel Regno Unito.
Segnali contrastanti da Francia e Germania, la prima supera le aspettative mentre la seconda delude le attese. Il prodotto interno lordo francese cresce infatti più delle attese nel primo trimestre mettendo a segno un incremento dello 0,6% rispetto agli ultimi tre mesi dell’anno scorso e un +0,7% tendenziale. Il risultato è uscito superiore alle previsioni degli analisti che si attendevano una crescita dello 0,4% congiunturale. Crescita deludente in Germania nel primo trimestre per la frenata delle esportazioni che ha controbilanciato l’aumento dei consumi interni e degli investimenti. Secondo le stime preliminari dell’istituto nazionale di statistica Destatis, il Pil è salito dello 0,3% nei primi tre mesi dell’anno segnando un incremento tendenziale dell’1,1%. Il risultato è uscito inferiore alle stime degli analisti che si attendevano una crescita di mezzo punto percentuale. Il dato sulla crescita del quarto trimestre 2014 è stato confermato a +0,7%.