La storia d’Italia, dal Risorgimento alla Seconda guerra mondiale, in oltre 200 scatti d’epoca, che testimoniano anche l’evoluzione della fotografia italiana: è la mostra inaugurata a Torino nella sala Ipogea dell’Archivio di Stato dal titolo “Una storia della fotografia italiana 1841-1941 dalle collezioni Alinari”. L’esposizione, che resterà aperta fino al 26 luglio, raccoglie dagherrotipi, calotipi, negativi su carta, fino a gelatine di bromuro d’argento, stampe colorate a mano e autochromes. Una vera e propria miniera di tecniche fotografiche, ma anche di scatti d’autore e di curiosità. Claudio De Polo Saibanti, presidente Fratelli Alinari Spa spiega: “Dai dagherrotipi ai calotipi, cioè le prime immagini negativo su carta e infine alle foto stampate da lastra, raccontano la storia del nostro paese con i più grandi fotografi che l’hanno illustrata, con gli Alinari stessi a Macpherson, da Brogi a tanti altri e ci sono anche tanti nomi importanti piemontesi”.La mostra, sostenuta dalla Compagnia di Sanpaolo, è arricchita anche da prestiti provenienti dall’archivio di Stato di Torino, e curata da Anne Cartier Bresson e Monica Maffioli. Un viaggio nel “come eravamo” che al tempo dei selfie e degli scatti bulimici con i telefonini fa riflettere sull’importanza degli archivi e della memoria fotografica.