di Paolo Mazzanti *
Non è facile trarre indicazioni politiche nazionali dal voto molto frammentato, intriso di temi locali e dominato dall’astensionismo delle regionali. Ma alcune tendenze si possono intravedere, anche perché questo è il primo voto dopo l’approvazione dell’Italicum, la nuova legge elettorale che prevede il ballottaggio tra le prime due liste se nessuna raggiunge il 40% al primo turno. La prima indicazione è che il Pd, che alle elezioni europee raggiunse il 40,8%, si sta allontanando da questo risultato, il che non gli consentirebbe di vincere al primo turno il premio di maggioranza e dunque il governo. Se queste tendenze si confermassero alle politiche, si andrebbe dunque al ballottaggio tra il Pd e la seconda lista. Già, ma quale sarebbe la seconda lista? Qui si addensano i quesiti maggiori. Il Movimento Cinquestelle, invertendo una tendenza al calo emersa dalle precedenti regionali, ha dimostrato di essere solido e radicato, con una forza nazionale che si consolida oltre attorno al 20% e dovrebbe diventare (anche per la presenza di liste locali di appoggio ai candidati presidenti del Pd), primo partito in Liguria, Campania e Puglia.
Il centrodestra è invece un enigma, al di là della vittoria di Zaia in Veneto e dei buoni risultati di Toti in Liguria e di Ricci in Umbria, dove il centrodestra si presentava unito. Il sorpasso ormai conclamato della Lega su Forza Italia e su Ncd spingerà Salvini a rivendicare la leadership del centrodestra, applicando la regola sempre invocata da Berlusconi in base alla quale gli spettava la leadership perchè lui era “quello che prende i voti”. Ora che i voti li prende Salvini, sarà difficile per Berlusconi negargli la leadership. Ma questo rischia di tenere fuori dall’eventuale listone di centrodestra l’Ncd di Alfano e l’Udc di Casini. Potrebbe dunque esserci un testa a testa tra il centrodestra a trazione salviniana e i Cinquestelle per la conquista della seconda posizione alle politiche e per il passaggio al secondo turno. Grillo e Salvini si giocherebbero dunque la sfida a Renzi al ballottaggio dell’Italicum.
* Direttore responsabile Askanews