La Corte europea autorizzafine vita per Vincent Lambert

La Corte europea autorizzafine vita per Vincent Lambert
6 giugno 2015

La Corte europea per i diritti umani ha confermato la sentenza di un tribunale francese che autorizza i medici a staccare le macchine che tengono in vita Vincent Lambert, un paziente tetraplegico di 39 anni, in stato vegetativo dopo un incidente stradale nel 2008. Sostenendo che non è una violazione dei diritti umani, l’istanza di giustizia europea ha accolto il parere del Consiglio di Stato francese, massima autorità amministrativa de Paese, che l’anno scorso si era pronunciato a favore di uno stop alle cure, nonostante l’opposizione di alcuni parenti che potrebbero tentare ancora altri procedimenti. Il caso di Vincent Lambert, ex infermiere, ha suscitato un grande dibattito in Francia. I genitori, contrari a sospendere le cure, hanno intenzione di “continuare a battersi”, ha dichiarato il loro avvocato. Vittima di un grave incidente stradale, Vincent Lambert soffre di lesioni cerebrali irreversibili e viene alimentato e idratato artificialmente.

La moglie Rachel, insieme a dei medici e a sei degli otto fratelli e sorelle del marito, si dice certa che Vincent non avrebbe voluto finire così e vuole “lasciarlo andare”. Da due anni è in lotta con i genitori di Vincent, cattolici convinti, che si oppongono alla sospensione delle cure. Sono loro che si sono rivolti alla Cedu. Il loro legale Jérôme Triomphe, ha denunciato una “società barbara”. “Continueremo la nostra lotta. Perché un innocente non sia condannato a morte”. I genitori contavano su “elementi nuovi” come il fatto che “Vincent ha ricominciato a deglutire” per sostenere che sta migliorando, aveva precisato un altro dei loro legali, Jean Paillot, prima di conoscere il verdetto della Cedu. L’Assemblea nazionale francese ha adottato a marzo una legge sul fine vita che prevede la possibilità di ricorrere ad una “sedazione profonda e continua” per alcuni malati incurabili che ne avranno fatto richiesta. Il testo attende ancora l’avallo del Senato. E’ la prima volta che i giudici europei si occupano del fine vita riguardo un caso così complesso, limitandosi sino ad ora a pronunciarsi su ricorsi presentati da persone che volevano morire e ritenevano che fosse loro ingiustamente impedito di farlo. L’eutanasia è legale ufficialmente in soli tre Paesi europei: Olanda, Belgio e Lussemburgo. Altri autorizzano, o tollerano, un aiuto a morire, come ad esempio la Svizzera, che ha autorizzato il suicidio assistito.

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