Reato omicidio stradale approvato dal Senato, ma governo battuto

Reato omicidio stradale approvato dal Senato, ma governo battuto
10 giugno 2015

Reclusione da otto a dodici anni per chi si pone alla guida in stato di ebbrezza alcolica o alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti e provoca per colpa la morte di una persona. E’ quanto prevede il disegno di legge, che introduce nel codice penale il reato di omicidio stradale, approvato in prima lettura dall’Aula del Senato oggi pomeriggio con 163 sì, 65 astenuti e 2 no. La pena è aumentata, ma non può superare i diciotto anni, anche se il conducente provoca la morte di più persone o la morte di una o più persone e lesioni di una o più persone. Il testo prevede un’aggravante, da un terzo alla metà della pena, se il conducente si dà alla fuga. Quindi, nel caso in cui il conducente ubriaco o drogato provochi la morte di più persone e poi fugga, la reclusione può arrivare a 27 anni. L’articolo 2 del ddl prevede la reclusione da due a quattro anni per il reato di lesioni personali stradali. Tra le pene accessorie è prevista la revoca della patente, anche in caso di richiesta di patteggiamento. In caso di omicidio stradale l’interessato non può conseguire una nuova patente di guida prima che siano decorsi 15 anni dalla revoca.

Il termine viene elevato a 20 anni nel caso in cui l’interessato sia stato condannato per guida in stato di ebbrezza (con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l) o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. Il termine viene elevato a 30 anni nel caso in cui l’interessato abbia anche violato i limiti di velocità al momento dell’incidente. In caso di lesioni personali stradali l’interessato non può conseguire una nuova patente di guida prima che siano decorsi 5 anni dalla revoca che diventano 10 nel caso in cui il conducente sia stato condannato per i reati di guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. Il termine è ulteriormente aumentato sino a 12 anni se il conducente ha anche violato i limiti di velocità al momento dell’incidente. Nel corso dell’esame del ddl in aula sono stati approvati emendamenti che hanno soppresso le norme sull’omicidio nautico e sulle lesioni nautiche; hanno previsto la diminuzione della pena, fino alla metà, se l’evento non è esclusiva conseguenza dell’azione o omissione colpevole; hanno previsto la riduzione della pena, fino alla metà, in caso di concorso di colpa nelle lesioni. Il governo è stato battuto su due emendamenti che escludono la reclusione da sette a dieci anni per i conducenti di veicoli a motore che cagionino la morte di una persona a seguito di attraversamento del semaforo rosso, inversione del senso di marcia, sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale.

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