di Enzo Marino
L’impressione è che Silvio Berlusconi non abbia affatto gradito la lettura dei giornali. Che lo davano ad un passo da un clamoroso ripensamento: cedere alla parta dialogante di Forza Italia e cercare di risuscitare il patto del Nazareno. Forse anche per questo il Cavaliere ha deciso di dare un’intervista a Il Giornale in edicola oggi, per spiegare la sua (vera) ricetta per rilanciare il centrodestra e tornare alla vittoria. Il primo passo è un’alleanza organica con la Lega di Matteo Salvini. Ma non un patto a due. ”Occorrerà – spiega l’ex premier – realizzare un contenitore più ampio, del quale FI e la Lega siano parte, che si rivolga non solo ai partiti ma anche alle associazioni, ai gruppi, ai movimenti d’opinione”. Insomma, il famoso “partito repubblicano” sul modello di quello Usa. Per far capire che non si tratta di una boutade Berlusconi ha già in programma un incontro domani ad Arcore con il leader del Carroccio. L’obiettivo è quello di iniziare a lavorare in maniera più concreta ad un percorso comune magari prendendo come primo test elettorale le comunali del prossimo anno.
”Il nostro primo obiettivo – in siste il Cav – è ridare un motivo serio per tornare a votare agli italiani. Per riuscirci mi impegnerò personalmente, ma tutte le forze che si riconoscono nel centrodestra devono saper rinunciare a qualche loro convenienza per imboccare un cammino comune”. Quindi un colpo “mortale” ai sostenitori del Nazareno bis: “Forza Italia è all’opposizione”. Anche se Berlusconi non esclude la possibilità che il partito possa votare a favore delle riforme: “Se il Partito Democratico presentasse in Parlamento qualche miglioramento della legge elettorale o della riforma costituzionale noi voteremmo a favore di quella norma”. Una linea cui tutto il partito si deve attenere: “In un movimento possano esserci opinioni diverse ma la minoranza deve adeguarsi alla maggioranza altrimenti lasciare il partito”.
