Le aziende agrituristiche in possesso dei requisiti previsti dalla legge potranno effettuare direttamente e nei loro locali la macellazione di pollame, volatili e animali di piccola taglia dagli stessi allevati e destinati alla preparazione di pasti, alla somministrazione o alla vendita diretta presso l’azienda agricola. Gli assessori dell’Agricoltura Nino Caleca e della Sanita’ Lucia Borsellino hanno firmato congiuntamente una decreto che introduce alcune sostanziali variazioni riguardo i requisiti dei locali di macellazione e le modalita’ di controllo sanitario. Il decreto appena emanato che sara’ operativo solo a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Regionale e’ un ulteriore passo nella direzione di semplificare l’attivita’ lavorativa degli imprenditori nel rispetto delle norme ed a garanzia dei consumatori. In particolare le macellazioni saranno consentite sino ad un massimo di 30 Uba per anno per polli e conigli, ma anche per agnelli, capretti e suinetti di eta’ inferiore ai 6 mesi e purche’ in presenza del servizio veterinario della Azienda sanitaria competente per territorio con la quale dovranno essere preventivamente concordate il giorno e l’ora di macellazione.
Ai fini della quantificazione annua consentita occorre precisare che una Uba – Unita’ di Bovino adulto – corrisponde a 200 polli o 125 conigli e a 20/agnelli/capretti/suinetti. La macellazione potra’ avvenire all’interno dei locali della corte aziendale in possesso dei requisiti di igiene quali la protezione riguardo ad animali indesiderati, la presenza di almeno un punto di erogazione idrica, la presenza di idonee superfici di appoggio e ganciere nonche’ quella di idonei contenitori per la raccolta dei sottoprodotti. La macellazione potra’ anche essere effettuata, eccezionalmente, all’interno delle cucine purche’ in tempi diversi rispetto alla preparazione dei pasti e con modalita’ che devono essere riportate nel piano di autocontrollo contenente anche le indicazioni relative all’attivita’ di sanificazione dei locali e delle attrezzature. L’attivita’ di macellazione “in house” dovra’ essere annotata su un apposito registro vidimato dall’Ufficio Servizi in Agricoltura.