Una “Lista Renzi” per i delusi del Cav per allearsi col premier

Una “Lista Renzi” per i delusi del Cav per allearsi col premier
14 luglio 2015

di Paolo Zappitelli

Una “lista Renzi” nella quale imbarcare tutti quelli che hanno lasciato il centrodestra e si sono messi in fila per allearsi con il premier. Un progetto al quale, secondo i racconti di Montecitorio, il segretario del partito Democratico avrebbe iniziato a lavorare da un po’ di tempo. E che potrebbe subire una accelerazione con lo strappo, imminente, di Denis Verdini da Forza Italia. Il senatore toscano è infatti ormai in rotta totale con Berlusconi e completamente tagliato fuori dal “cerchio magico” di Arcore che decide la strategia del partito. Per questo sta cercando di costruire gruppi autonomi alla Camera e al Senato con i quali appoggiare apertamente il governo.

Una strategia che però prevede anche, quando si andrà a votare, una “ricompensa” elettorale. Ma candidare lui e i suoi fedelissimi nel Pd sarebbe un rischio troppo grande anche per Matteo Renzi che probabilmente si vedrebbe rivoltare contro tutto il partito. Ecco allora che la via d’uscita potrebbe essere una lista del Presidente nella quale infilare tutti coloro che hanno sostenuto l’esecutivo sganciandosi dall’opposizione. E tra questi, oltre a Denis Verdini, potrebbe esserci anche Angelino Alfano sempre più in difficoltà nel rientrare in un centrodestra che con lui ha rotto ogni rapporto.

Ma per rendere questo scenario reale e “appetibile” è necessario un passaggio piuttosto complicato, un “ritocco” alla legge elettorale che oggi non prevede più il premio a una coalizione ma al singolo partito. Cosa che esclude qualsiasi tipo di alleanza e taglierebbe fuori eventuali appoggi da liste collegate. Renzi, però, potrebbe cambiare solo questo aspetto e in questo modo aprire le porte a chi lo ha sostenuto – e lo sosterrà in questi anni – al di fuori del Pd. E in più gli consentirebbe di recuperare quei voti persi con le scissioni che stanno avvenendo a sinistra dei Democratici. Intanto Denis Verdini sta accelerando sulla scissione e tessendo contatti per arrivare ad avere almeno dieci senatori dalla sua parte. Con lui sarebbero pronti a passare anche Sandro Bondi e Manuela Repetto che hanno già abbandonato da tempo Berlusconi e sono entrati nel gruppo Misto. In soccorso, inoltre, secondo alcune indiscrezioni, potrebbero arrivare i parlamentari di Raffaele Fitto anche se per il momento i due gruppi si trovano su posizioni opposte: Verdini vuole appoggiare Renzi, i Conservatori e Riformisti sono invece per una opposizione dura al governo.

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Insomma un accordo sembra assai difficile, come ha sottolineato ieri Maurizio Bianconi, deputato fittiano: “Non riesco a capire perché alcuni continuano a proporre possibilità di intesa fra i Conservatori e Riformisti con i filo-renziani di Verdini. Noi andiamo da una parte, Verdini e gli altri dalla parte opposta. Questo è il fondamento della posizione politica dei Conservatori e Riformisti: opposizione senza se e senza ma ai governi di centrosinistra, a Renzi e alle sue pseudoriforme”. “Prima di parlare di noi – è la conclusione – siete tutti invitati all’incontro di giovedì 16, dove si vedranno non solo il simbolo e gli aspetti programmatici ma anche la collocazione e le grandi ambizioni di questo movimento di centrodestra”. Una prima prova di scissione tra Verdini e Forza Italia c’è comunque già stata alla Camera venerdì, quando è arrivato il via libera al ddl di riforma della scuola, votato da quattro verdiniani: Luca D’Alessandro, Monica Faenzi, Giovanni Mottola e Massimo Parisi.

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