La sonda Nasa New Horizons è passata nel punto più vicino a Plutone delal sua traiettoria, segnando il culmine di un viaggio durato quasi dieci anni, dedicato all’esplorazione del pianeta nano. “New Horizons è passata nel punto più vicino a Plutone” ha annunciato un commentatore della Nasa al Johns Hopkins Applied Physics Center nella periferia della capitale Usa Washington. Il flyby a 14 chilometri al secondo è avvenuto alle 7:49 del mattino di Washington, le 13:49 in Italia, mentre la sonda viaggia con il pilota automatico. La Nasa attende di ricevere un segnale da New Horizons solo nella serata di oggi per verificare se la sonda sia sopravvissuta all’incontro, dopo essere passata a soli 12.500 chilometri dalla superficie del piccolo pianeta ghiacciato. I controllori hanno ricevuto un ultimo segnale di ok stamani prima che la sonda rivolgesse le sua antenne verso Plutone per concentrarsi sul suo obiettivo.
Solo quando New Horizons avrà raccolto il suo bottino di immagini nella memoria di bordo tornerà a chiamare casa. Il flyby del pianetino, con un diametro di soli 2.370 chilometri, è un momento cruciale nella storia dell’esplorazione spaziale. “Abbiamo completato la ricognizione iniziale del Sistema solare, una sfida iniziata più di 50 anni fa con il presidente Kennedy ” ha detto il capomissione Alan Stern. Ogni corpo celeste nel sistema, da Mercurio a Plutone, è stato visitati almeno una volta da una sonda spaziale. New Horizons non indagherà solo su Plutone, ma anche sulle sue lune Caronte, Stige, Notte, Cerbero e Idra. Per poterlo fare dovrà eseguire una serie di manovre complesse per poter puntare telecamere a antenne nella giusta direzione. Secondo gli esperti, c’era una possibilità su 10.000 che la sonda fosse colpita da detriti nella fascia di Kuiper, una regione che si trova oltre Nettuno.