Un tribunale australiano ha revocato l’autorizzazione concessa a un imponente progetto carbonifero finanziato dall’India che secondo gli ambientalisti potrebbe minacciare la Grande barriera corallina, uno dei gioielli della corona del patrimonio naturale mondiale. La bocciatura di quella che avrebbe dovuto essere una delle miniere più grandi del mondo è un altro passo concreto del piano promosso dal governo australiano per la difesa della Great Barrier Reef. Ma l’Adani Group, la mega corporation indiana che ha finanziato il progetto della miniera di carbone Carmichael e di quelli collegati per una ferrovia e un porto nel Queensland, ha dichiarato che intende andare avanti con i piani che prevedono investimenti da 12,2 miliardi di dollari. Gli ambientalisti hanno contestato la miniera perché in grado di produrre massicce quantità di gas serra, per il rischio a cui espone specie protette e per lo scarso pregresso ambientale della corporation indiana. Senza contare l’impatto sulla barriera corallina dato che il carbone verrebbe imbarcato in un porto vicino. La Corte australiana ha fermato l’autorizzazione per una questione tecnico-amministrativa e solo entro alcune settimane verrà emesso un parere definitivo. Il carbone estratto dalla miniera dovrebbe fornire elettricità a 100 milioni di indiani e generare migliaia di posti di lavoro in Australia. (Immagini Afp)